Un'estate indimenticabile...

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Shizuma Hanazono
view post Posted on 11/6/2012, 10:51




okinawa


Le onde si infrangono con gran ruggiti contro la scogliera.
In cima ad essa un piccolo spiazzo circondato da folta vegetazione, scarsamente illuminata da un sole battagliero contro le nubi scure.
Un ragazzo guarda lontano, vero l'orizzonte. Okinawa è l'ultima tappa di un viaggio rivelatosi perfettamente inutile. Ha visto tante cose meravigliose, ma quante davvero interessanti? Lunghi giorni passati chiuso dentro agli hotel, completamente solo, dall'altra parte della finestra il mondo da cui lui si era volontariamente escluso. Quel mondo così caotico e colorato, per lui è una semplice fotografia, una come tante, che si vedono sulle riviste nelle sale d'attesa degli aereoporti.
Non voleva neanche partire, non credeva davvero alle parole dell'annuncio "Ritrova te stesso". Se è partito è soltanto per scappare dalle esigenze di una vita che imponeva di esser vissuta.
Sotto di lui il mare, e poco più in la le spiagge affollate di gente che cominciano ad occhieggiare il cielo. Alcuni recuperano le loro cose, mentre altri, più temerari, prendono le loro tavole da surf nella speranza di un vento decente.
 
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)Lexine(
view post Posted on 11/6/2012, 11:37




Che aria limpida!

Ritsuka era esaltatissimo all'idea di questo viaggio. In fin dei conti era la prima volta che partecipava ad una gita scolastica, anzi era la prima volta che usciva dai confini della cittadina di periferia in cui abitava!
Ciò che lo rendeva così entusiasta non era tanto il fatto di stare con i suoi compagni di classe. Le ragazze erano tutte oche e i i ragazzi non pensavano ad altro che a farsi le loro compagne di classe e a rimorchiare qualche bellezza del luogo in bikini.
Lui non era così. Non lo toccava minimamente l'argomento e tutto quello che voleva era andarsene in giro per i fatti suoi.
Armato della sua digitale era pronto a scattare tantissime fotografie e crearsi un sacco di nuovi ricordi.

Bene! Ora avete del tempo libero per voi! Il ritrovo è davanti all'hotel alle ore 20. Mi raccomando.. vi prego, comportatevi bene!

Quasi implorò la professoressa congedando gli studenti.

Finalmente!

Dopo essersi stiracchiato, stanco di star seduto tutte quelle ore in autobus, il ragazzo decise di avviarsi verso la spiaggia, designandolo come luogo perfetto per i suoi primi scatti.
 
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Shizuma Hanazono
view post Posted on 11/6/2012, 11:49




L'aria salmastra gli brucia gli occhi, mentre il vento più forte che in spiaggia gli sferza delicatamente il viso.
Ai ai... come mi annoio anche quì. Mi sarei dovuto portare una tela...

Si avvicina pericolosamente al precipizio e guarda giù, comincia a pensare alla sua vita, mentre le onde mostrano e nascondono scogli aguzzi che danno come la sensazione di guardare dentro la bocca di un enorme squalo. Brr... No, che modo pessimo di morire...
Si rimette dritto e torna in area sicura, guardandosi intorno. Sotto di lui spiaggia. Spiaggia è sinonimo di... caos, schiamazzi, idioti, sabbia... no, decisamente no. Dietro di lui bosco. Bosco... bosco insetti, uccellini, cinguettii, nessuno schiamazzo.
Si volta verso il bosco, decisamente poco folto, forse troppo poco folto per esser proprio un bosco.
Gli è sembrato di leggere su una qualche guida che ad Okinawa c'è una specie di farfalla molto rara... magari se ha fortuna e guarda bene...
 
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)Lexine(
view post Posted on 9/7/2012, 21:33




La spiaggia si rivelò il posto peggiore dove scattare delle fotografie in tranquillità. Da un lato le famigliole intente a divertire i loro figli improvvisandosi architetti di castelli di sabbia o i ragazzi e le ragazze che giocavano in acqua schiamazzando rendevano allegra l'atmosfera che lo circondava. Dall'altro lato però lo facevano sentire ancora più solo.

Ho bisogno di una boccata d'aria fresca..

Si guardò intorno alla ricerca di un luogo un po' più isolato ma comunque suggestivo e alzando lo sguardo notò un boschetto che faceva proprio al caso suo.
 
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Shizuma Hanazono
view post Posted on 10/7/2012, 06:58




L'uomo si portò i le mani tra i capelli, per legarli con un elastico che teneva al polso. Prese a vagare vagamente nella piccola macchia verde, spostando lentamente il suo sguardo quà e là, tentando di captare qualche movimento interessante. Gli insetti non erano facile da trovare, e l'uomo era pronto a passar lì molto tempo.
 
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)Lexine(
view post Posted on 10/7/2012, 08:35




Con una mano il ragazzo scostò il ramo di un albero che gli intralciava il passaggio e respirò a pieni polmoni l'aria frizzantina del sottobosco.
Aveva fatto proprio bene ad addentrarsi in quel boschetto.
Cominciò a scattare fotografie con aria felice, notando poi in lontananza una bellissima farfalla dalle ali viola che decise di seguire, voleva a tutti i costi scattarle una macro.
Inaspettatamente la farfalla svolazzava velocemente e faticava a starle dietro. Intento nel suo inseguimento tutt'a un tratto cozzò contro qualcosa che non sembrava essere una pianta o un albero.

Ma che diavolo..?


Cadde sopra a quella che si rivelò essere una persona. Stordito portò una mano alla testa e sgranò gli occhi cercando di metterla a fuoco. Sembrava un ragazzo, un bel ragazzo, dall'aria adulta però, notò infatti che non aveva più le orecchie e la coda. Arrossì violentemente per la figuraccia, ma per nasconderlo esordì non guardandolo negli occhi:

Scusa non ti avevo visto! Stavo inseguendo una farfalla..

Edited by )Lexine( - 10/7/2012, 20:21
 
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Shizuma Hanazono
view post Posted on 13/7/2012, 19:36




Il ragazzo gemette di dolore cadendo sul sottobosco cosparso di rami secchi e piccoli rovi. Aprì gli occhi e battè più volte le palpebre cercando di mettere a fuoco. Sopra di lui aveva un ragazzo, un ragazzino poteva dire, viste le grandi orecchie feline che spuntavano dai scuri scuri capelli scarmigliati.
Sospirò e alzò una mano in direzione del ragazzo per poi carezzargli la testa, tra le orecchie.
Ti sei fatto male?
Chiese poi con voce calma, tentando di ispezionare lo sguardo del ragazzo.
Sai, sto cercando anch'io una farfalla.
 
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)Lexine(
view post Posted on 13/7/2012, 19:46




Perchè la stai cercando?!

chiese istintivamente. Sapeva che c'erano molti collezionisti di insetti in giro.
Chiuse gli occhi scuotendo la testa, infastidito per il fatto di essere trattato come un bambino. Chi diavolo si credeva quel tizio? Va bene, non aveva più le orecchie e la coda, e allora?
Lo guardava fisso negli occhi aspettando una risposta, non accennando ad alzarsi.
 
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Shizuma Hanazono
view post Posted on 14/7/2012, 07:57




Soubi rimase vagamente interdetto dal comportamento del ragazzino. Lui aveva quell'aria canzonatoria da sempre, con tutti, ma nessuno gli aveva mai reagito così.
Analizzò la situazione, rendendosi conto che avere un ragazzino seduto su di se non era esattamente una cosa da tutti i giorni. Non in quel modo almeno.
Posò la propria mano sul viso del ragazzo. Era così grande che glielo prendeva completamente.
Non le farò alcun male.
Rispose poi, certo che nelle sue lenti il ragazzo potesse vedere l'espressione che in quel momento aveva, mentre gli carezzava il viso.
Era un ragazzo carino, così tenero e fresco. Rimase affascinato quasi da quegli occhi così grandi e vivaci. Forse avrebbe potuto smuovere la calma piatta di quelle giornate lugubri.
 
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)Lexine(
view post Posted on 14/7/2012, 17:27




Ritsuka si tranquillizzò alle parole del giovane. Non sembrava stesse mentendo, i suoi occhi erano sinceri.
Allora va bene. rispose concedendogli un sorriso.
Alla sua carezza arrossì lievemente, accorgendosi di essere seduto sopra ad uno sconosciuto. Si alzò in fretta recuperando la macchina fotografica che era rotolata accanto a lui nella caduta e si mise ad esaminarla preoccupato.
 
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Shizuma Hanazono
view post Posted on 15/7/2012, 07:45




Si rimise in piedi piano e si sgranchì la schiena. Si sbattè lievemente le mani sui pantaloni, per rimuovere la terra e le foglie che vi si erano attaccate.
Guardò il ragazzo andare a prendere qualcosa a terra. Una macchina fotografica. Che si fosse rotta?
Hei, se si è rotta possiamo usare la mia per fare le foto a quella farfalla.

Teneva al collo una piccola digitale, appesa ad un laccio bianco.
Il boschetto era tranquillo e deserto loro a parte. Ogni tanto qualche uccello spiccava il volo dai rami più alti, con improvvise esplosioni di colore sotto il cielo grigio.
Soubi fece un respiro profondo, gonfiando il petto di aria salmastra ed gli parve si sentire odore di pioggia.
Potrebbe venire a piovere...
Lo disse quasi tra se e se, cominciando a guardarsi intorno in cerca di un riparo.
Forse... il faro poco sopra?


FullMetal Panic Docet
Okay, si, ho appena deciso che salendo ancora un pò c'è un vecchio faro abbandonato
Inoltre... per il collo di Soubi come si fa?
 
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)Lexine(
view post Posted on 15/7/2012, 13:35




Ritsuka sospirò felice di vedere che la sua preziosa macchina fotografica stava bene e rivolse un'occhiata diffidente all'altro. Non sapeva nemmeno il suo nome, come poteva pretendere si fidasse di lui.
Alzò gli occhi al cielo notando anche lui quanto andava peggiorando in fretta.
Decise che non era il momento di ribattere, anche perchè lui non conosceva il posto, quindi se l'avesse guidato verso un riparo gli avrebbe fatto solo comodo.

Hai qualche idea di dove poter andare a ripararsi?

Chiese con indifferenza.
 
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Shizuma Hanazono
view post Posted on 15/7/2012, 15:02




Soubi sorrise.
Certo, seguimi. Non sono del luogo, ma mi piace esplorare e starmene lontano dalla... civiltà.
L'aveva visto prima. Un vecchio faro, era senza dubbio abbandonato perché dall'altra parte della spiaggia ne aveva visto un'altro decisamente messo meglio. Ci sarebbero solo dovuti arrivare, non poteva di certo essere difficile.
Stava guidando un ragazzo che molto probabilmente non aveva nemmeno compiuto la maggiore età, ancora munito di coda e orecchie, all'interno di un faro abbandonato lontano da tutto e tutti, con un temporale imminente che avrebbe scoraggiato chiunque ad aggirarsi in quella zona.
Il ragazzo si sistemò meglio gli occhiali sul naso e lanciò un'occhiata fugace al suo giovane accompagnatore. Era più forte di lui, doveva pensare male, la malizia era insita nel suo sangue.
Cominciò a camminare seguendo la linea d'aria che avrebbe portato al faro. Dubitava ci fossero reti. Dovevano solo sperare che fosse aperto, o che il catenaccio fosse parecchio arrugginito.
 
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)Lexine(
view post Posted on 15/8/2012, 08:32




Ritsuka si limitò a seguirlo, tenendosi a qualche passo di distanza dal giovane.
Non si sentiva proprio del tutto al sicuro con quello strano ragazzo adulto e temeva di ritardare l'incontro con i professori. Anche se in fondo non gli importava più di tanto. Al massimo si sarebbero preoccupati e sarebbero venuti a cercarlo controvoglia. Di lui ai suoi compagni importava ben poco, quindi probabilmente per loro sarebbe stata solo una seccatura doverlo cercare.
Ridacchiò tra sé al pensiero.

Quasi quasi lo faccio apposta di non tornare in tempo!

Giunsero ai piedi di quello che a prima vista gli sembrò un'alta torre. Guardandolo meglio si rese conto che era un faro. Una goccia di pioggia gli bagnò il naso, seguita subito da un'altra serie di gocce sempre più insistenti.

Ehi! E' questo il posto?

Chiese cercando di riparare la macchina fotografica, senza preoccuparsi di inzuppare sé stesso.
 
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Shizuma Hanazono
view post Posted on 15/8/2012, 08:48




Si, penso che sia questo il posto.
Si avvicina al portone del faro e si mette ad osservarlo.
Ne saggia la resistenza con le dita, e poi si fa indietro per averne un visione completa.
I portoni sono semi scardinati, i cardini arrugginiti.
Dovrebbe bastare. Fatti indietro ragazzo.
Senza nemmeno attendere una risposta sferra un calcio contro il portone, che molto docilmente e gentilmente cade a terra con un gran tonfo.
Adesso la via è libera, loro due sono soli, lontani da mondo umano. Osserva di sbieco il ragazzo da cui si è fatto seguire. I lineamenti sono dolci e delicati, il corpo è snello e slanciato, acerbo e inviolato per la giovane età. Gli pare così fragile.
Cos'avrebbero fatto loro due insieme? A cosa sta pensando? Ha portato un ragazzino con se. Il cervello lavora, il sangue scorre. Non doveva essere così depravato ogni volta, di dice chiudendo gli occhi.
Quando li riapre, e torna a guardarlo si chiede se magari... poteva essere lui, ciò che stava aspettando. Se quel viaggio davvero sarebbe valso a qualcosa.
 
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14 replies since 11/6/2012, 10:51   184 views
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