Molte incognite per un'unica costante - NicoxRicky, Vm18

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Saphira Yagami
view post Posted on 25/8/2009, 00:42




Divertitevi!!

4.1 - Merry Christmas!

Sei davanti al letto colmo di vestiti, hai appena finito di cenare e ti ritrovi davanti al tuo dilemma: cosa indossare domani. Domani sarà la vigilia di Natale e andrete a trovare, come tutti gli anni, degli amici di famiglia che hanno due figli: Marina, una furia scatenata di cinque anni che ha una vera e propria adorazione per te, e Riccardo, un ragazzo di un anno più piccolo di te decisamente timido quanto simpatico con cui sei amico da sempre. Ti distoglie dal problema tua madre che ti sta chiamando al telefono e quando scendi ti passa la cornetta dicendo che è Davide, il tuo insegnate di ripetizioni. E' parecchio più grande ma avete un buon rapporto e qualche volta uscite assieme. E' anche molto serio nelle cose che fa e sicuramente ha chiamato per dirti quando sarà la prossima volta che verrà a casa.
-Pronto?-
=Ciao Nico, ho chiamato per augurarti buon Natale, visto che domani mattina presto parto e non so se riuscirò a chiamarti per augurartelo.=
-Sì, comunque non mi avresti trovato… Grazie, anche a te! Divertiti!-
=Sarà fatto. Poi volevo anche decidere il prossimo appuntamento.= come volevasi dimostrare, è davvero prevedibile(non credere, ti stupirà ND Yoru)=Io sono via fino a capodanno quindi ti andrebbe bene il primo giovedì dell'anno nuovo? Così almeno provi a fare i compiti da solo e poi ti aiuto con quello che non riesci.=
-Ok, ci proverò, ma non prometto niente! Ancora buon Natale e anche felice anno nuovo, ci vediamo.-
=Sì, anche a te, ciao!=
-Ciao.-
Torni in camera tua a cercare di scegliere tra il maglioncino o la felpa.(Il cervello impiega 3 secondi a fare una scelta, dai che hai già deciso! ND Yoru) Di solito non sei cosi fissato con il modo di vestirsi nemmeno nei giorni speciali come Natale o il compleanno, ma il fatto è che Ricky non è proprio un amico, ma più che altro il tuo ragazzo. E' successo qualche tempo fa, vi siete ritrovati a casa da soli e vi site baciati quasi per sbaglio. Per le due settimane seguenti vi siete evitati come la peste continuando a rimuginare su quello che era successo e alla fine vi siete messi insieme.
Il fatto che non vi vedete spesso, abitate lontani e anche se va a scuola vicino a casa tua avete orari molto diversi, ti spinge ad apparire nel miglior modo possibile quando dovete incontrarvi. Resti perso nei tuoi pensieri, ogni tanto tornano al problema originario, per un bel po' finchè lo sguardo non ti cade sull'orologio, notando che si è fatto tardi. Istintivamente metti da parte la felpa e un paio di jeans(Visto? Avevi già deciso u.u ND Yoru), butti in armadio il resto e ti metti a letto, non riuscendo veramente a dormire.

La mattina seguente, intorno alle nove e mezza ti svegli, o meglio vieni svegliato, fai colazione e dopo esserti preparato salite in macchina, arrivando a destinazione circa mezz'ora dopo. Non fate in tempo ad uscire dalla macchina che genitori e figlia sono sulla soglia che vi salutano. Marina corre verso di voi e ti salta letteralmente in braccio.
-Ric sta ancora dormendo, è un dormiglione.- ti dice con una faccia semi imbronciata che ti mette di buon umore.
-Ah sì? Che padrone di casa maleducato, vero Mary?- le rispondi, facendo un segno di saluto ai due adulti.
-E' che non sapevamo a che ora sareste arrivati, quindi l'ho lasciato dormire, ora vado a buttarlo giù dal letto.- dice la madre, una signora molto gentile e di buona compagnia. Sta per entrare quando la fermi, dicendo che vai tu. Noti le due donne scambiarsi un'occhiata d'intesa. Hai la sensazione che sappiano qualcosa, ma non te ne preoccupi troppo. Attirano Marina in cucina con la promessa di darle dei biscotti, cosa di cui le ringrazi mentalmente, ti saresti vergognato troppo di svegliare il tuo ragazzo davanti a sua sorella, e tu vai verso la sua stanza da letto.
Apri silenziosamente la porta, richiudendola alle tue spalle senza far rumore e ti avvicini al letto, inginocchiandoti per guardare Riccardo diritto i faccia.
E' steso su un fianco, accoccolato in posizione fetale. E' adorabile quando dorme. Anche quando non dorme a dire la verità, è sempre calmo e gentile e adori riempirlo di attenzioni e coccolarlo.
Resti a fissarlo ammirato per una buona manciata di secondi prima di chiamarlo dolcemente, scostandogli una ciocca rossa dal volto.
-Ricky?- riprovi alzando leggermente la voce, ma sembra assolutamente perso.
-Ehi, amore.- gli sussurri sta volta vicino all'orecchio, soffiando leggermente. Mugugna un attimo e si accoccola ancora di più su se stesso. Un ghigno si affaccia dalla tua faccia, non può dire niente, è colpa sua che non si svegliava!
Con molta attenzione sali sul letto mettendoti sopra di lui, attento a non pesargli sopra, e inizi a strusciarti su di lui, ansimando leggermente nel suo orecchio il suo nome(presente in Sukisyo quando Ran si mette su Sora cercando di risvegliare Yoru? Ecco, più o meno così XD ND Yoru).
Mugugna un po', si stiracchia nel sonno, socchiude gli occhi e poi li spalanca, girandosi verso di te.
-Nico!! Si può sapere che stai facendo?!- si alza di scatto a sedere, scostandoti, rossissimo in volto e decisamente scioccato, mentre tu ridacchi.
-Cercavo di svegliarti, ma hai il sonno parecchio pesante…- -No… non mi pare un buon motivo per molestarmi! Metti che entrava qualcuno?!- -Mh, chi se ne frega, tanto per me lo sanno già. Piuttosto perché non mi dai un bacio, che sono in astinenza delle tue labbra.- Ti sporgi per unire le vostre labbra ma incontri la sua mani che ti blocca.
-Scordatelo, ora mi preparo, vado in bagno, mi vesto e poi faccio colazione. Tu fai un po' quello che ti pare ma non mi tocchi finchè non ti do il permesso.- annuisci sconsolato e lo fissi che scende dal letto ed esce dalla stanza. Lo segui in bagno ed entri con lui, lo fissi mentre si lava la faccia, i denti, mentre si accinge a far pipì…
-Almeno potresti girarti?!- si interrompe e ti rimprovera, decisamente imbarazzato… esegui gli ordini, ma non manchi di ribattere: -Come se non te lo avessi mai visto!- -Non mentre piscio, grazie!- -Perché non sai che ti spio in bagno.- -Certo, certo…- si sciacqua le mani ed esce passandoti affianco senza guardarti, sbuffi e lo segui.
Tornate in camera, dove assisti ad uno snervante spogliarello e sai che lo fa apposta a fare tutti quei movimenti inutili.
-Ricky…- piagnucoli, appena inizia a rivestirsi. –Sì, Nicola?- -Dai, Ricky, ti prego, un bacetto, uno solo!- sbuffa e si avvicina, posandoti un bacio sulla guancia. -Ehi!- protesti, prendendolo per un braccio e attirandolo nuovamente a te, questa volta scambiandovi un bacio coi fiocchi. Inizi a massaggiargli ampliamente la schiena e a spostare i baci sull'orecchio.
-Nico… Nico, smettila, mi fai il solletico!- sguscia via dalla tua presa, ridendo. –Con te è sempre così, ti do una mano e ti prendi non solo il braccio ma tutto il corpo.- ridacchia ancora un po', ti schiocca un ultimo bacio sulle labbra e poi si mette a vestirsi.
-E tu quella la chiami mano? Io dico che era una falange. Nemmeno, era un'unghia! Nemmeno…- avresti continuato all'infinito, se Marina non fosse entrata di corsa, saltandoti nuovamente in braccio.
-Ah, tu sei molto più brava di tuo fratello! Fatti fare un po' di coccole. Mary, che ne dici se quando cresci ci sposiamo e viviamo felici e contenti?- -Sì! Voglio vivere con Nico!- Ti abbraccia forte e tu rispondi.
-Marina, non stressare Nicola, e tu non fare il pedofilo!- -Cosa significa piedofolo?- La domanda della piccola viene volontariamente ignorata.
-Oh, avanti, non sarai geloso di tua sorella!- a queste parole arrossisce appena, distogliendo lo sguardo. -E poi, scusa, tu le mie coccole non le vuoi.- ghigni, posando Marina a terra –Perché le tue non sono coccole ma molestie sessuali.- la bambina guarda il vostro scambio di battute, prima di innervosirsi per essere ignorata e se ne esce dalla stanza, mettendosi a gridare: -Mamma, papà, cosa significa pie…- vi congelate a sentirla, ma poi torna da voi.
-Mi ridite la parola con la “p”? Quella strana…- tirate un sospiro di sollievo all'unisono. –Che parola con la “p”?- chiedi e lei cerca con tutta se stessa per farsi capire mentre fate i finti tonti, poi, scocciata, se ne torna dai genitori blaterando sulla stupidità dei maschi.
-Ci è mancato poco… e come sarebbe a dire “molestie sessuali”?! Io ti dimostro il mio sconfinato amore, che a parole non può essere descritto…- -Sì, ok, come vuoi tu, ma la prossima volta, come sveglia preferirei un bacio.- -Come una principessa delle favole?- -Esa… No!- un cuscino ti arriva in faccia e poi la porta sbatte. –Ah, com'è divertente prenderlo in giro.- dici alla stanza vuota. Soprattutto perché diventa di un colore scarlatto e fa tinta unita coi capelli. Ti stendi sul letto e ti mordi ripetutamente le labbra, hanno ancora il suo sapore ma già ti manca quel tocco, quel brivido caldo e dolce che ti attraversa ogni volta non solo che lo baci, ma che lo abbracci o lo accarezzi solamente. Poi sì, c'è il sesso e quello, cavoli se non è bello, ma continui a preferire baci e coccole dati in tranquillità, con i vestiti addosso senza diventare sudaticci e sporcarsi. Anche se poi le reazioni sono ovvie, da entrambe le parti, ci sono volte in cui stai davvero troppo bene e reprimi l'istinto e il desiderio. Abbracci il cuscino, affondandoci dentro la faccia e aspirando il suo odore a malapena percettibile.
Stai così qualche minuto, ma poi ti alzi e vai a raggiungere gli altri in salotto, dove ti accoglie un gran sorriso da parte di Riccardo. Per un istante ti perdi a fissarlo negli occhi e sei sicuro di essere arrossito anche tu con lui, poi tua madre ti risveglia, chiedendoti se hai fame e indicandoti dei dolci. Guardi con occhi sognanti i dolci e ne prendi un paio, evitando con tristezza quelli al cioccolato. Maledetta allergia!

Passate il resto del tempo in sala fino alle quattro, circa, quando trova la scusa di volerti mostrare dei nuovi giochi per la play station e ti ritrascina in camera. Ci rimani male, scoprendo che non era una scusa, ma la verità, infatti accende la console e mette il disco di “The Sims 3”, non è propriamente il tuo genere, preferisci gli sparatutto o i giochi di abilità tipo tetris, sono il tuo forte, non ti batte nessuno!
Iniziate a giocare, seduti con la schiena poggiata al letto, creando subito due sims come voi. Dopo un paio d'ore che cercate di farli stare simpatici l'uno all'altro senza risultati, ti stufi.
-Se fosse un simulatore di vita affidabile starebbero insieme già da un pezzo!- sbotti, appoggiandoti sulla spalla del tuo ragazzo.
-Ehi, Nico?- -Mh?- -Dimmi che mi ami..- ogni tanto te lo chiede, ha continuo bisogno di essere rassicurato. Gli posi un bacio a fior di labbra, sussurrando –Ti amo.- non ti è mai piaciuto dirlo, forse perché è una parola troppo piccola per descrivere quello che provi, oppure, al contrario, perché lo descrive così bene, racchiudendo al suo interno un'infinità di sensazioni ed emozioni diverse, che ogni volta che la dici ti sembra di riscoprirle tutte. Non lo sai davvero, ma quando te lo chiede non puoi far altro che dirglielo e ripeterlo finchè vuole, non sai dire di no a quei grandi occhi.
Torni a sederti dritto, districando le gambe, prima incrociate, e divaricandole leggermente, mettendoti nella sua stessa posizione, così che i vostri piedi si tocchino appena. Poi vi prendete la mano e iniziate a giocare l'uno con le dita dell'altro, abbandonandovi ad un silenzio calmo e sereno.
Purtroppo per voi quel dolce momento di calma non dura a lungo perché, come un tornado, Marina entra nella stanza e inizia a saltellare tra le vostre gambe. Vi lasciate subito la mano, imbarazzati, ma restate nella sessa posizione ignorandola. Dopo un po', però, Ricky perde la pazienza -Marina, smettila subito!- sbotta, guardandola male -Uffa, sei una noia!- per rispondere perde un attimo la concentrazione e per riprendere l'equilibrio ti pesta i cosiddetti. Non è molto pesante, ma ti ha fatto abbastanza male da toglierti il fiato e farti piegare in avanti(Ecco, non potendo conoscere il tipo di dolore scriverò come ho visto comportarsi degli uomini in certe situazioni ND Yoru). Riccardo la sposta da te e ti mette preoccupato una mano sulla coscia, ti guarda dal basso all'alto con un'espressione preoccupata e imbarazzata assieme, chiedendoti: -Tutto ok?- in un qualche modo era così… eccitante.
-Sì… per fortuna è leggera.- rispondi quasi senza fiato. Si alza di scatto, guardando furioso la sorella(come si grida ai fratellini invece lo so bene XD ND Yoru).
-Se qualcuno ti dice di smetterla devi smetterla!- -Ricky, lascia stare, non lo sapeva.- ok, sei felice che se la sia “presa” perché quella parte di te è stata ferita, ma Marina sembra proprio sull'orlo delle lacrime… -Adesso lo sa! Insomma, non hai qualcosa con cui giocare invece che rompere le palle(letteralmente xD ND Yoru) a noi?! Sei piena di giocattoli!!- nel frattempo tu ti sei ripreso e ti stai lentamente rialzando per calmare il tuo ragazzo, ma ormai Marina ha iniziato a piangere.
-Stupido Ric! Scemo!- e detto questo corre via spalancando la porta. –Ecco, brava, vai a seccare la…- ma blocca la frase a metà, vedendo la bambina che, per girare l'angolo scivola e batte violentemente la testa. Lo vedi sbiancare e poi affrettarsi a raggiungere la sorella, con te subito dietro. Intanto dall'altra parte la loro madre, attirata dalle urla, aveva fatto appena in tempo a vedere la scena e si era precipitata anche lei.
-Marina… Marina…- la chiama e lentamente apre gli occhi, è molto pallida. –Mamma, Ric è uno stupido… mi gira la testa…- la madre la prende in braccio e le chiede cosa sente.
Riccardo guarda la scena sconvolto, senza aprire bocca. Sai che si sente in colpa, quindi gli metti una mano attorno alle spalle e cerchi di tranquillizzarlo almeno un po'.
Pochi minuti dopo gli adulti si stanno preparando per andare al pronto soccorso.
-Voi restate a casa, fate i bravi. E' anche la vigilia, speriamo di fare presto… ciao- dice sua madre, che si era trattenuta un attimo di più. Da un bacio sulla guancia a ciascuno e poi fa per raggiungere gli altri in macchina ma Ricky la ferma.
-Mamma, io… mi dispiace, non credevo sarebbe finita così…- è quasi in lacrime, ma sai che non vuole piangere, non finchè non ci sarai solo tu almeno. –Non è colpa tua, non preoccuparti.- sorride gentilmente, gli accarezza i capelli e finalmente entra in macchina, mentre tu lo porti dentro e chiudi la porta di casa.
Si è abbandonato sul divano, lo raggiungi e ti inginocchi davanti alle sue gambe poggiando il mento sulle sue ginocchia. Ha il viso tra le mani.
-Ehi, vedrai che non è successo niente, ha preso una bella botta ma non è nulla di grave.-
-Tu non puoi capire, sei figlio unico e mi sento così responsabile… dovrei proteggerla, e invece…- ha la voce spezzata, sta piangendo.
-Non è stata colpa tua…- provi a calmarlo accarezzandogli lentamente la gamba.
-Sì, invece!- non ti aspettavi una reazione così, ha tirato su la testa di scatto e quasi urlato quelle parole. –Se non l'avessi sgridata fin dall'inizio non sarebbe successo nulla…- è tornato calmo, anche se le lacrime non vogliono smettere di scendere. Ti alzi e gli siedi accanto. Gli prendi la testa e la appoggi sul tuo petto cullandolo dolcemente. Lui gira anche il resto del corpo e ti stringe forte con le braccia, iniziando a singhiozzare e sfogarsi. -Ssssh, sssh. Vedrai che è tutto apposto, ti sei preso un bello spavento, eh?- annuisce e gli dai un bacio sulla testa. –Sai che se hai bisogno di piangere sarò sempre a tua disposizione per offrirti una spalla e ascoltare i tuoi sfoghi, servo a questo, no?- in risposta ti stringe più forte. Lentamente il pianto diventa più calmo.
-Sono così spaventato, se le succede qualcosa non saprei come fare.. litighiamo molto ma le voglio davvero troppo bene.- dice dopo qualche minuto. Non sai come rispondere, quindi continui semplicemente a coccolarlo.
Lo sguardo ti cade sulla finestra e noti che dei piccoli fiocchi stanno iniziando a scendere.
-Sarà un natale bianco…- a questo tuo commento si alza di scatto e guarda fuori dalla finestra.
-Dobbiamo chiamarli!- non ci avevi pensato se nevica troppo non riusciranno a muoversi e potrebbero restare bloccati. Tiri fuori il cellulare dalla tasca e noti che ti era arrivato un messaggio da tua madre. Lo apri e leggi a voce alta:
-“Siamo arrivati in ospedale giusto prima che iniziasse a nevicare, c'è molta gente, ma visto che è una bambina dovrebbero darle la precedenza, vi chiamiamo appena la visitano.” Per fortuna!- tirate entrambi un sospiro di sollievo, anche se la preoccupazione di Riccardo è palpabile e in fondo lo capisci.
Lo raggiungi alla finestra e lo abbracci da dietro, posandogli dolci baci sulla guancia, però… il suo corpo premuto contro il tuo, il suo calore, il suo odore che ti riempie le narici e ti offusca la mente, il coccolarlo così teneramente ti accendono degli istinti che speravi restassero sopiti. Cerchi di non fargli notar il rigonfiamento che si sta formando nei tuoi pantaloni, ma è troppo tardi, se n'è già accorto.
-Nicola, lasciami.- dice fermamente, è molto irritato, cavolo! Tu cerchi di stringere l'abbraccio ma lui si divincola e ti guarda furente.
-Ricky, non pensare male, io voglio solo starti vicino e tenerti su il morale, non…- cerchi di spiegare, ma vieni interrotto.
-Non è quello il modo! Non capisci mai quand'è il momento sbagliato!- Esce a grandi falcate dal salotto e senti la porta della sua camera chiudersi. A chiave. Vai a raggiungerlo e stai per bussare.
-Non provare a chiedermi di farti entrare, sarebbe un biglietto di sola andata per “non toccarmi più”!- -Ricky…- -No, zitto!- -Ma…- vieni interrotto da della musica a tutto volume, quindi ti arrendi e ti siedi con la schiena appoggiata sulla porta. Capisci che è nervoso e preoccupato per la sorellina, ma non lo trovi un buon motivo per riversare la frustrazione su di te, tu volevi solo coccolarlo e fargli capire che non è solo, che ci sei tu, che gli starai sempre vicino. Però ha equivocato tutto, non è colpa tua se hai certe reazioni quando siete a stretto contatto! Tiri un profondo respiro e ti tiri su da terra, andando in bagno e sciacquandoti la faccia.
Passi dieci minuti a girovagare a vuoto per la casa, senza trovare nulla da fare, dalla camera del tua ragazzo continua ad uscire musica di vari generi e gruppi. Dopo cinque volte che ci passi davanti decidi di bussare, ma non ricevi nessuna risposta. Batti più forte, credendo che non ti abbia sentito attraverso la musica, ma quando non ricevi nemmeno la minima risposta inizi a preoccuparti, afferri la maniglia e noti che la porta era aperta.
Appena entrato la prima cosa che vedi è Riccardo che dorme nel suo letto e ti si forma un tenero sorriso sulle labbra. Noti che il cuscino è leggermente bagnato dalle lacrime deve essere davvero molto preoccupato. Vai ad abbassare la musica per poi stenderti dietro di lui e iniziare ad accarezzargli i capelli. In fondo, se ha aperto la porta significa che voleva che entrassi e che lo coccolassi. Dopo qualche minuto, cullato dalla musica e dai tuoi movimenti ripetitivi ti assopisci.

Vieni svegliato bruscamente dal telefono che suona dal salotto. Ti alzi a sedere di scatto per poi svegliare anche il tuo ragazzo.
-Ricky! Ricky il telefono!- lui si sveglia, batte un paio di volte le palpebre e quando sente lo squillo del telefono si precipita nell'altra stanza con te subito dietro. Risponde di getto al telefono, buttandosi sul di vano mentre tu noti che fuori si è fatto scuro e che la neve è molto alta. Butti l'occhio all'orologio e vedi che avete dormito un paio d'ore. Intanto ascolti cosa dice.
-Proto?... Meno male!... sì… ah, capisco, allora ci vediamo domani… ciao.- dopo aver messo giù ti salta in braccio.
-Buone notizie?- chiedi, sapendo già la risposta. –Più di quanto potessimo sperare, Marina si è fatta solo un bel bernoccolo, nulla di grave e a causa della neve non riusciranno a tornare a casa questa notte, dormono in ospedale, quindi abbiamo la casa tutta per noi fino ad almeno domani mattina!- ti spiega e tu, in risposta, gli sorridi dolcemente.
Vorresti che festeggiaste assieme, anche perché è la notte della vigilia, ma prima preferisci chiarire una cosa. Sciogli leggermente l'abbraccio e lo guardi serio negli occhi.
-Ricky…- -Scusami.- ti interrompe prima che tu possa dire nulla. –Prima ho fatto una scenata per nulla, è che ero nervoso, spaventato e volevo solo trovare una scusa per sfogare quello che provavo…- vedi che gli occhi gli si riempiono di lacrime, quindi lo abbracci stretto, tenendogli la testa sulla tua spalla, accarezzandogli i capelli.
-Ora non metterti a piangere per una cosa simile, l'avevo capito e più che altro volevo chiederti io scusa, anche se devi capire che è una reazione normale, sono un adolescente anche io e ho gli ormoni che vanno a mille quando ti sono vicino, ma ti assicuro che le prime cose a cui penso sono la tua serenità e la tua salute, non avrei mai cercato di fare niente in una situazione come quella. Pace fatta?- Lui si allontana dalla tua spalla e ti poggia un leggero bacio sulle lebbra. –Sì.- sorride.
-Bene, ora che ne pensi di festeggiare tutte queste buone notizie a modo nostro?- chiedi, tirandolo su e prendendolo in braccio, mentre avvolge le gambe attorno alla tua vita. Annuisce allegro, leggermente rosso in volto.
-Ti porto a letto o facciamo una pazzia e stiamo sul divano?- alla proposta del divano senti il suo membro sussultare, l'idea lo eccita, anche se non lo ammetterebbe mai, ma sapendo già cosa preferisce prendi l'iniziativa e lo stendi sull'ampio divano rosso. Ti blocchi per un istante... divano rosso… meglio stare attenti a non sporcarlo, chissà se e quando andranno via le macchie, altrimenti, ma ormai hai preso quella decisione. Ti siedi a cavalcioni sul suo grembo così da sentire la sua erezione premerti contro il sedere. Non glielo diresti mai, ma l'idea di provare, per una volta, a fare il passivo ti sollecita alquanto(La sua parte uke c'è anche qui!, solo che Ricky è più uke di lui ND Yoru), il fatto è che non lo vedi proprio fare l'attivo(appunto ND Yoru). Inizi a strusciarti leggermente contro di lui.
-Questa volta tocca a te scegliere la posizione.- è una cosa che fate voi, fate i “turni” per chi deve scegliere che posizione usare e quella era la sua volta. La cosa che preferisci di questa specie di gioco è quando deve scegliere lui, si imbarazza e diventa rosso come mai in altre situazioni, ma alla fine supera sempre l'imbarazzo e dice quello che vuole. Oggi è particolarmente arrossato, anche perché continui a stuzzicargli l'erezione, mentre cerchi di levarti dalla testa quell'assurda fantasia.
-Come… come la volta scorsa… ah!- ti tornò in mente la volta prima, era stata così sensuale, quella posizione piaceva molto anche a te.
-Intendi, tu sopra e io sotto?- in risposta annuisce, allargando le gambe e spingendosi più verso di te, passando inavvertitamente l'erezione ancora coperta dai pantaloni sulla tua apertura, gesto al quale ti senti scorrere un brivido in tutto il corpo che ti fa leggermente tremare. Senti che un'altra… “cosa” come quella sarebbe bastata a farti raggiungere uno degli orgasmi più belli della tua vita, il più bello, se non ci fossero stati gli indumenti a bloccargli in passaggio.
-Scambiamoci i ruoli.- -Cosa?- ti accorgi di non averlo solo pensato quando ti arriva quella risposta.
-Fai tu l’attivo.- e detto questo ti sposti più indietro, in modo da poterti curvare in avanti e slacciargli meglio i pantaloni, anche se fu un'azione comunque difficile visto che andavi di corsa e le mani ti tremavano alla fine riesci a lasciarlo in mutande, col membro che fa capolino dall'elastico.
-Nico, io non so…- -Faccio tutto io, devi stare solo praticamente fermo.- sei affannato e spinto soltanto dalla passione a dalla curiosità. Tiri fuori dalla tasca dei pantaloni il lubrificante.(sì, se l'era messo in tasca e no, non va in giro avendolo sempre dietro, se lo porta quando sa che si incontrerà con Ricky, essendo l'att… quello che è, si sente in obbligo. ND Yoru) Poggi il contenitore sul divano e ti levi anche tu i pantaloni, tirandoti giù anche l'intimo. Porgi poi il lubrificante a Riccardo.
-Prendine un po' e preparami.- ti tremavano le mani dall'eccitazione, ma malgrado questo guidi le dita del tuo ragazzo dentro di te, tendendogli fermo il braccio e muovendoti tu sue e giù sulla sua mano.(niente da fare, non riesco a farlo seme XDXD ND Yoru)
-Nico, sei strano oggi, ma questa cosa è… ah, non so, così... di più, fammi entrare di più…- non te lo fai ripetere due volte, togli le dita dalla tua apertura e ti posizioni sul suo membro, guidandolo dentro di te, all'inizio senti un po' male, fastidio più che altro, ma quella sensazione viene spazzata via dall'eccitazione che ti invade sentendolo in quella parte di te.
-Ah… Ni… Nicola, ah, ah… è… di più…- i suoi gemiti ti invadono le orecchie e ti viene da ridere pensando che fa gli stessi suoni sia da passivo che da attivo. Ti fai calare ancora un po' più giù e senti nuovamente le stesse sensazioni di prima, con in più un brivido che ti scuote tutto.
-Aaah, non… non stringere i muscoli così… mi fai… impazzire…-
Continui a scendere e quando lo prendi tutto dentro esali un gemito di soddisfazione. Non ti sei mai sentito nello stesso modo nella tua vita, la punta del suo membro ti tocca un punto che non avresti mai pensato procurasse così tanto piacere.
-Ora… tra un po' mi muovo tu… aspetta un attimo.. ngh- resti fermo avvolto attorno alla sua calda erezione che ti riempie completamente per abituarti all'intrusione che, seppur bellissima, è leggermente fastidiosa.
Dopo un paio di minuti di respiro affannoso impunti i piedi sul divano e ti sollevi, rilasciando quasi tutto il suo pene eretto per poi farti ricadere di peso con un gemito che più che altro sembrava un urlo. Ripeti l'operazione ancora e ancora finchè non senti il liquido caldo del suo sperma riempirti. È una sensazione così inebriante che non riesci a trattenerti un istante, e nemmeno ci provi a dire la verità. Vieni raggiungendo un piacere che non avresti mai creduto potesse esistere, sentendo tutti i muscoli contrarsi e poi rilassarsi di nuovo. Senza forze ti stendi tra lui, che respira affannosamente con la faccia imperniata di sudore, e lo schienale del divano.
-E’ stato… stupendo!- dici, quando riprendi fiato.
-Già, ma preferisco fare il passivo.- ridacchia leggermente. Poi si toglie la maglia, tu fai lo stesso e vi avvolgete intorno ad una coperta stando abbracciati per riscaldarvi.
-Scusa, ti ho sporcato la maglia…- -Non preoccuparti, era comunque da lavare…- continuate a coccolarvi e a chiacchierare di cose futili per un po' finchè il suono dell'orologio in cucina non vi avverte che è mezzanotte.
-Buon natale, Ricky.- -Lo sarà... buon Natale anche a te.- vi scambiate un lento e dolce bacio e, finito, vi rimettete abbracciati sentendo che il sonno sta prendendo il sopravvento su di voi.
-Non dovremmo andare a letto? Domattina ci ritroveranno nudi qua…- chiedi con voce flebile per la stanchezza. –Lo so, ma non riuscirei nemmeno ad alzarmi, sono sfinito…- -Sì, anche io.- dopo quelle parole cala il silenzio più totale e non ci mettete molto ad addormentarvi.

Senti la porta aprirsi e sbattere, la voce squillante di una bambina e altre voci, sembrano così distanti… ti accorgi che non lo sono quando una mano ti scuote leggermente, chiamando il tuo nome. Apri lentamente gli occhi, sbatti un paio di volte le palpebre e vedi la faccia di Riccardo, addormentato, a pochi centimetri dalla tua, giri la testa verso la voce che ti chiamava che scopri appartenere a tua madre, che ti sorride raggiante. Per poco non ti metti ad urlare, cercando di coprirti con la coperta, ma ti trattieni.
-Noi teniamo occupati gli uomini e Marina, tu sveglia Riccardo e poi filate in camera a vestirvi.- dice l'altra donna vicino a lei, poi escono, dicendo –E la prossima volta cercate di trovar un altro posto, non vorrete traumatizzare la bambina.-
Svegli il tuo ragazzo, ‘sta volta con un bacio, come si era raccomandato di fare.
-Mh... che c’è?- chiede assonnato. – Sono tornati, le nostre mamme ci stanno coprendo, dai, alzati, che andiamo a vestirci.- e gli dai una pacca sul sedere per farlo muovere.
Quando ti alzi una scossa di dolore ti percorre, non sei abituato a fare il passivo(Ceeerto XD ND Yoru) e ora hai i risultati della notte precedente. Arrivi con fatica in camera, decidendo che la prossima volta che ti verrà in mente una cosa del genere ci penserai due volte prima di agire avventatamente, il piacere non ripaga tutto il dolore che stai provando in quel momento.
-Dalla prossima volta fermami prima che mi metta a fare qualcosa del genere.-
-Farò il possibile, ma credo che un giorno o l'altro avremmo dovuto comunque provare, ora mi sento ancora più legato a te.- Pensi che abbia ragione, ma una volta ti basta e avanza.

Lunchetto, eh? aspetto recensioni!
 
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Haru no hime
view post Posted on 7/9/2009, 13:50




CITAZIONE
Perché non sai che ti spio in bagno

XD Ahah!! In ogni battuta c'è un fondo di verità xD

Meno male per la sorella >.< e che ridere quando li beccano XD

Mi è piaciuto molto ^^ brava, continua così ^^
 
Top
Saphira Yagami
view post Posted on 7/9/2009, 16:39




Grazie^^
 
Top
Haru no hime
view post Posted on 8/9/2009, 14:43




Prego ^^
 
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3 replies since 25/8/2009, 00:42   102 views
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