E le camere...?, Quando si presentano i problemi! XD

Dire che il viaggio era stato - semplicemente - tediante, sarebbe stato un eufemismo... Almeno per lui!
Fuuma Monou, infatti, soffriva - sorprendentemente - di forti attacchi di mal d'aereo e di conseguenza, aveva passato la metà del volo chiuso nel bagno del veivolo. A vomitare, chiaramente.
Quando erano scesi, Yuuto l'aveva bonariamente preso in giro, Kurogane aveva sghignazzato e Sorata s'era semplicemente fatto delle grandi risate.
Arrivati all'hotel, poi [un 5 stelle, ma - del resto - non ci si poteva aspettare di meno dal Teitan!] i professori avevano riuniti i rappresentati di classe e il giovane Monou era stato impegnato per una considerevole ora a spartire chiavi, chiavette e tessere a tutti gli studenti finché - finalmente - in mano non gli era rimasta l'ultima.
Alzò lo sguardo: Kurogane era finito in camera con un loro compagno di classe ed altri due primini, di conseguenza, anche lui e Yutto - perchè era l'unico rimasto - avrebbero dovuto dividere la camera con due studenti più piccoli...
Si guardò attorno, cercando di individuare il biondo compare e lo trovò, appoggiato al corrimano della scala, al fianco di un Kamui stancamente seduto su uno scalino e un Sorata svaccato sulla propria valigia. Sorrise, avvicinandosi all'amena combriccola.
Ora che ci pensava, non aveva anora parlato con Kamui da quando erano scesi dall'aereo... Ma avrebbe rimediato durante la cena.
Si rivolse, allora, a Kigai, mostrandogli la chiave: Siamo rimasti solo noi due tra gli studenti di terza... Sospirò appena. Kurogane è finito con Satoshi e altri due primini. Fece ancora.
Yuuto si dipinse le labbra di un sorriso sghembo e Fuuma non seppe se fosse bene o male...
Non ho chiesto però con quali studenti del primo an... Ma non fece in tempo a finire la frase ch'ebbe l'illuminazione.
Lì davanti a lui c'erano Kamui e Sorata. E non erano ancora saliti in camera... Questo voleva dire una sola cosa...
Kamui, Sussurrò, appena. Siamo in camera con voi.
E anche questo non riuscì a capire se fosse un bene o un male, dato il considerevole conflitto d'interessi tra il suo fratellino minore e la sua coscenza.

Per forza stava sconsolato sulle scale.
Per quanto Yuuto ora gli andasse un pochino più a genio di prima, ciò non toglieva dalla sua mente la profonda convinzione che in stanza con Yuuto, Sorata e Fuuma era sinonimo di suicidio.
Quantomeno, quello psicologico.
Si era limitato ad annuire a quel sussurro, senza nemmeno avere la forza di ringhiargli contro - ma quello era colpa del fatto che si ritrovava intontito dal sonnellino fatto in aereo.
Erano ora in stanza, a sistemare le valigie alla meno peggio.
Sorata si era messo in direttissima a fare i suoi comodi con i bagagli e lui, al contrario, non sapeva esattamente come muoversi.
Si era detto che tanto valeva aspettare che gli altri tre si fossero sistemati: supponeva di essere lui, quello con il bagaglio meno ingombrante di tutti.

Sorata, dopo aver buttato i propri vestiti abbastanza alla rinfusa in un armadio, sollevò la sua tracolla e la piazzò sul letto matrimoniale di fianco alla finestra. Fuuma, dal canto suo, stava macchinando con il cellulare, non capendo neanche lui cosa stesse facendo esattamente...
Kigai sospirò, prese il suo bagaglio e lo scaricò dalla parte opposta del letto dove già si era piazzato Airusgawa.
Sorata, lo chiamò Ti dispiacerebbe fare cambio lato? Gli disse nuovamente. Preferisco la parte vicino alla finestra aperta... Arisugawa alzò le spalle e gettò la borsa dalla parte opposta.
Monou si limitò ad infilare i propri panni nell'armadio più sulla destra e quando ebbe finito e fece per voltarsi, vide Yuuto già pronto a prendere la porta...! Dove state andando? Fece rivolto a Kigai e anche a Sorata, che aveva visto aggregarsi poc'attimi prima.
Andiamo a sentire per che ora è pronta la cena. Fu la risposta di Yuuto.
Fuuma mormorò un semplice "mh, ok" e prima che potesse aggiungere altro, i due erano già usciti.
Fu solo allora che s'accorse del piccolo inconveniente... Kamui... chiamò l'altro, che fino a quel momento se n'era rimasto in disparte ed indicò il letto rimasto; quello sulla sinistra, vicino alla porta finestra.
Uno per due.

Avendo osservato le manovre degli altri, non è che fu esattamente una sorpresa, il richiamo di Fuuma e il suo indicare il letto.
Sospettava che Sorata si sentisse tanto Cupido e che Yuuto si divertisse semplicemente a mettere in qualche modo alla prova quanto lui aveva sostenuto sull'aereo, quando avevano parlato.
Perciò, non si scompose poi troppo - o almeno non lo diede a vedere.
Al suo richiamo, si era semplicemente avvicinato al letto poggiando la propria borsa sul lato libero.
Sì, cosa c'è?, domandò, tutto concentrato ad aprire la borsa - usandola come bieca scusa per ritardare il contatto visivo.
Dopotutto, lui con Fuuma ci aveva già dormito, no? Era la stessa cosa, ecco.
Sì.
Basta crederci, Kamui.