Gita scolastica... con lui?!

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Yuchan
view post Posted on 8/4/2009, 21:14




Si aspettava una gita scolastica. Insomma, il Teitan era un istituto, mica una progione.
Aveva già mentalmente preso nota del fatto che avrebbe passato i giorni della gita a stretto contatto con Arisugawa. E si era anche fatto una ragione per la questione di suo fratello, che non andava in gita con la sua classe.
Avrebbe dovuto convivere con Arisugawa da solo.
Poteva farcela: ma non se poi oltre a quello scemo di Sorata doveva sorbirsi il terzo anno. E questo non significava solo Fuuma e Kigai, significava che quelli della sua classe avrebbero fatto i soliti commenti da ragazzine alla loro prima cotta.
Da suicidio.
Probabilmente era per quello che ora, in aeroporto e in attesa che arrivassero tutti i compagni di viaggio di entrambe le classi il suo umore era... beh.
Pessimo.
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 8/4/2009, 21:27




-No, Fuuma, non lo fare.- Era stato il commento divertito di Yuuto, prima che Monou lo ignorasse bellamente, intercedendo nella sala dell'areoporto, con passo deciso e cadenzato, piombando alle spalle di Kamui senza che questi se n'accorgesse.
Sorata, dal canto suo, aveva scoccato un'occhiata divertita a Kigai e a Kurogane - arrivato da poco - che risposero ghignando...
-Buongiorno.- Fu il bisbiglio sornione di Fuuma, quando le sue mani strinsero la vita di Kamui premendoselo contro il petto, cogliendolo di sorpresa.
Per quanto la sua bella faccia avesse il sempiterno sorriso solare stampato in volto, dentrò di sé, Fuuma Monou sghignazzava sadicamente del suo ultimo scherzone!
E prima che Shiro potesse ribattere qualcosa - già sciruamente infuriato - Fuuma dimostrò di non essere sufficientemente divertito dall'averlo colto di sorpresa e, prendendogli il mento tra due dita, gli avvicinò il viso al prorio... Ma quando tutti pensarono stesse per baciarlo, bhe, Fuuma si limitò a strofinare il naso contro la sua guancia!
Si staccò repentinamente, poi, prima di venire trucidato all'istante e si limitò ad osservarlo seriamente divertito, attenendo una delle sue solite reazioni...
 
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Yuchan
view post Posted on 8/4/2009, 21:33




Quando aveva sentito il bisbiglio, poteva anche essersi fatto venire il dubbio su chi fosse quell'imbecille, ma già alle mani che gli stringevano la vita aveva capito che l'unico così stupido già di prima mattina poteva essere solo Fuuma.
Stava per aprire bocca quando aveva seguito la sua manovra seguente - e doveva ammetterlo. Nel vedere quella faccia da schiaffi avvicinarsi l'istinto di prenderlo a pedate era stato forte.
Quando sentì il naso dell'altro strusciare contro la propria guancia il pugno fatale stava per abbattersi ma... li aveva sentiti.
I commenti di un paio di compagni di classe decisamente... imbarazzanti, ecco.
Lo fissò allontanarsi per sì e no un paio di secondi prima di borbottare un: Buongiorno, idiota., spostando lo sguardo con la scusa di controllare la lista dei voli - inutilmente, visto che non partiva certo da solo.
Nessun'altra reazione, incredibile ma vero.
Lezione numero uno: Kamui odia finire al centro dell'attenzione.
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 8/4/2009, 21:47




Fuuma si passò una mano sotto il mento, osservando divertito l'atteggiamento di Kamui, mentre i commenti dei loro compagni si sprecavano...
Alzò gli occhi al soffito, sospirando fintamente afflitto: -Oh, ma come sei freddo!- Pigolò, trovando rifugio nella spalla prontamente porta da Yuuto che - bravo come sempre - si prestava ad ogni sua idiozia...
-Vuol dire che ti scalderò sotto le coperte...- Sussurrò, con movimenti e toni drammatici degni della pià brava pantomima, mentre Kigai si mordeva il labbro per non ridere e attorno a loro s'alzava un coro di pettegolezzi insulsi...
Kurogane scosse la testa, socchiudendo le palpebre, Sorata rise.
 
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Yuchan
view post Posted on 8/4/2009, 21:52




...Ok, livello di pazienza ampiamente superato.
Se non vuoi che sotto le coperte io ti ci soffochi, pezzo d'imbecille, dacci un taglio., sbottò, l'irritazione palese nella voce.
Quella gita cominciava decisamente male e dubitava sarebbe andata migliorando.
Dire che lanciò uno sguardo truce al primo compagno che gli capitò sott'occhio, sminuiva di molto la cosa.
Tsk.; borbottò, prendendo il manico della valigia e allontanandosi.
A costo di isolarsi avrebbe evitato Fuuma, se quello era l'andazzo.
Lui, quell'idiota di Sorata e quell'altro imbecille di Kigai: come se non si fosse accorto che stava praticamente ridendo!
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 29/4/2009, 20:55




Quando fu l'ora di imbarcarsi ci fu un marasma di gente ed una considerevole confusione che riuscì ad urtare nervi di un Kurogane dalla già precaria pazienza.
Yuuto e Fuuma gli batterono una poderosa pacca sulla spalla, mentre quello rimbrottava qualcosa di non molto comprensibile. Erano nella classe economica di un piccolo aereoplano e dopo pochi minuti, Fuum poté constatare che gli studenti del Teitan erano gli unici occupanti di suddetta sezione dell'aereo... Che casino! Fu il commento di Monou, mentre già sentiva un certo mal di testa ed un decisamente forte conato di vomito.
Kurogane si seddette nei sedili infondo, incrociando le braccia al petto con uno sbuffo spazientito. Ringhiò a voce bassa, guardandosi in giro, impaurendo i poveri primini soffermatisi a guardarlo incuriosito.
Fuuma? Sussurrò Kigai, portandogli una mano alla spalla, leggermente preoccupato dal color cadavere assunto dall'amico.
Ti senti bene? Gli chiese di nuovo. Monou scosse appena il capo, passandosi una mano tra i capelli. Temo sia il mal d'aereo... Sussurrò e prima che Yuuto potesse chiedere altro, si diresse barcollando verso gli ultimi posti, dove Kurogane lo aspettava.
Kigai inarcò un sopracciglio, portandosi un ciuffo biondo dietro l'orecchio... Bene, la gita cominciava DECISAMENTE bene se Fuuma era già KO ancora prima che partissero.
Si guardò in giro, notando di essere l'ultimo rimasto in piedi, assieme a Kamui - appena dietro di lui - si guardò in giro, cercando un qualunque posto libero, senza però trovarlo... In compenso, ve n'erano due in terza fila.
Sinceramente, aveva l'impressione di non andare troppo a genio al povero Shiro [nonostante a lui, Kamui fosse simpatico...] quindi avrebbe volentieri preferito stargli alla larga, giusto er educazione, ecco. Ma non poendo, bhe... Alzò le spalle, votandosi in direzione del primino.
Sono gli ultimi due sedili... E dopo averlo detto, si sedette, rialzando poi gli occhi su Shiro: Non ti ho chiesto se preferivi sedere di fianco al finestrino o di fianco al corridoio... Ponderò poi, con un tono di scusa sincera e quel suo sorriso pacato e dannatamente suadente che lo faceva assomigliare a Fuuma in maniera spaventosa.
 
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Yuchan
view post Posted on 29/4/2009, 21:04




Erano effettivamente partiti male, ma lui si era isolato dopo le uscite cretine di Fuuma e il suo motto era stato: "il primo che si avvicina e si azzarda a dire mezza parola lo mordo".
E probabilmente ne sarebbe stato anche capace.
Salito sull'aereo aveva accuratamente evitato Sorata, non per cattiveria visto che era l'unico con cui scambiasse più di due parole - o di un ringhio - ma aveva bisogno di ripristinare i propri nervi.
E Arisugawa in questo non aiutava.
Anche se, dovette ammettere poi, persino Sorata minacciava di essere un compagno di viaggio aereo migliore di Kigai.
Ma il destino lo odiava e Kamui l'aveva sempre saputo.
Lo osservò sedersi, sentendo poi la frase seguente. Lo sguardo colse quel sorriso, notando anche la somiglianza con Fuuma.
...Ok, stava impazzendo. Adesso pure le somiglianze notava.
Si sedette accanto a lui, al posto che dava sul corridoio, con una scrollata di spalle: E' indifferente, non mi crea problemi., replicò semplicemente.
Non era esattamente uno sforzo di essere cortese - anche se ad occhio esterno poteva sembrarlo.
Era solo che se davvero voleva rilassarsi un minimo, partire innervosito senza che Kigai facesse nulla, non avrebbe aiutato.
...Sperando poi che il biondo evitasse di farlo innervosire per il resto del viaggio.
Kamui poteva cercare di essere civile, ma era pur sempre Kamui.
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 1/5/2009, 20:32




Attese che Kamui si fosse seduto e subito buttò un occhio alle sue spalle, notand Sorata - sedutosi qualche posto più indietro - e Fuuma ancora agonizzante, che si reggeva alla spalla di Kurogane.
Sorrise leggermente divertito, pensando che il capitano non doveva starsela passando troppo bene, ecco... Suwa sbuffava stzzito, invece.
Un classico.
Nel giro di una ventina di minuti riuscirono a decollare, senza però una considerevole dose di problemi [soprattutto urli di panico e conati di vomito] e un casino immancabile.
Yuuto, in quel lasso di tempo, s'era assicurato che ogni cosa fosse al suo posto: libro per il viaggio, cellulare spento, acqua, cazzatine varie... Poi sospirò, riportò i capelli biondissimi lontano dalla fronte e lasciò crollare la nuca contro lo schienae.
Finalmente! Sospirò, malcelando tutta la stanchezza causatagli dalla sveglia fin troppo mattiniera.
Spostò appena il capo in direzione del compagno di viaggio e sorrise al suo indirizzo: Dimmi, Kamui... Fece subito, con quel suo solito tono di voce pacata. Come va?
E prima che Shiro potesse replicare un monosillabo - od una frase intera - fece finta di sfogliare il proprio libro con aria disinteressata.
Io non ti sto troppo simpatico, vero? Domandò infine, dopo qualche attimo di silenzio...
 
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Yuchan
view post Posted on 1/5/2009, 20:41




In tutto quel marasma di urla e conati, lui si era limitato a stare fermo e seduto come se passasse la maggior parte del suo tempo a volare su un aereo.
Non gli creava particolare panico un decollo, quindi non vedeva il motivo di agitarsi - ammesso e non concesso che ne esistesse davvero uno nel suo caso.
Al "dimmi Kamui" dell'altro aveva spostato lo sguardo su di lui, senza spostare la testa poggiata al sedile.
La domanda lo lasciò perplesso: che domanda era?
Colse poi l'altra, dopo la quale lo vide tacere.
Dipende., ammise sincero: Non sei male, in realtà. O almeno, sei meno stressante di altri. Sono solo degli atteggiamenti a darmi sui nervi., aggiunse schietto.
Si degnò quindi di voltare il viso verso Yuuto, quasi lo stesse studiando.
Quando dai corda a quell'imbecille di Fuuma, tanto per dirne una.; concluse, quasi a sorpresa forse, visto che non era esattamente da lui una risposta così ricca di particolari.
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 1/5/2009, 21:03




Quando... Gli do corda? Sussurrò Yuuto più serio che mai.
Si portò una mano al mento e la passò avanti e indietro un paio di volte, prima di schiudere le labbra e parlare di nuovo...
Non si capiva se quello sul suo viso era un sorriso comprensivo o che altro. Le dita giocarono sul bracciolo del sedile, prima che Kigai parlasse di nuovo...
E perchè tu non gli dai corda, invece? Di primo acchito, a chiunque sarebbe sembrata una provocazione bella e buona, ma nella voce di Yuuto non c'era la minima traccia di simile intenzione; anzi, il suo solito placidissimo sorriso gli dipingeva le labbra.
Vedi... Fece subito. Ammetto di essere geloso.
E abbassò il tono di voce, giusto perchè gli altri non potessero sentire... Fuuma si comporta in maniera decisamente diversa con te. Fu la sua unica spiegazione... E seguirono lunghi attimi di silenzio nei quali Kigai si chiese se Kamui avesse capito cosa volesse intendere.
Alzò lo sguardo su Shiro, osservandolo a lungo: E poi... L'hai appena chiamato per nome.
 
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Yuchan
view post Posted on 1/5/2009, 21:10




Alla prima domanda più che altro ci pensò su: aveva colto l'assenza di un tono provocatorio, non era stupido.
Perché non gli dava corda?
Temeva di non saper rispondere davvero a quella domanda, ma fu proprio Kigai a distogliere la sua attenzione da quella.
Alla sua ammissione, non poté evitarsi di lasciar trapelare la sorpresa dal proprio sguardo.
Tu geloso di me?, mormorò in modo da essere udito solo da lui, l'incredulità nella voce piuttosto palese.
Non dovei essere io a lamentarmi di una cosa simile?; aggiunse, ma non si capiva se fosse una semplice osservazione o se stesse ammettendo di essere geloso a sua volta.
Certo che si comporta diversamente, l'ho notato. Sono la vittima preferita delle sue prese in giro, un affarone davvero., borbottò.
Ricambiò lo sguardo, poi, almeno finché non colse la sua frase.
Non si accorse di farlo ma arrossì e spostò lo sguardo sul sedile davanti al proprio: Mi è scappato, è un caso., borbottò burbero.
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 1/5/2009, 21:20




Yuuto sorrise, quand lo sentì borbottare, ma si ricompose subito dopo, senza perdere del tutto quell'increspatura che le sue labbra avevano assunto.
Io non penso che Fuuma ti prenda in giro, Fece, giocando con un filo scucito della propria felpa. Anzi, Deglutì appena. si sforza di mostrarti anche quel lato di sè che lo rende... Tacque un attimo, forse perchè si rese presto conto di stare per dire qualcosa di compromettente e sgranò gli occhi.
Cercò di riprendersi... Semplicemente se stesso. Si prese una pausa per respirare. Ti dedica molte più attenzioni di chiunque altro. E fu lì perlì dall'aggiungere venendo trattato da cani, ma si trattenne malcelando un certo disappunto nella voce.
Dopotutto non ce l'aveva con Kamui, ne ce l'avrebbe mai avuto - s'era per quello - semplicemente, era una cosa disturbante per lui - visto che Fuuma era sempre stato importante - vedere quanto fosse dure la scorza di Shiro.
Era inutilenegarlo - anche perchè era evidentissimo - le attenzioni di Fuuma erano chiaramente ricambiate...
 
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Yuchan
view post Posted on 1/5/2009, 21:26




Lo osservò, ascoltando il suo discorso e quella conclusione a cui seguì una pausa.
Aveva poggiato il gomito sul bracciolo del sedile, facendo in modo che la mano fosse sotto il proprio mento, fungendo da sostegno.
Lo sguardo restava su Yuuto, quasi studiandolo in qualche modo, oltre che ascoltando: Devo immaginarmi un "affascinante" al posto di "semplicemente se stesso"?; ironizzò, osservandolo.
Sospirò appena: Li considererò sinonimi., decise da solo, senza un bisogno effettivo della conferma del biondo.
Ascoltò poi la frase seguente, prendendosi stavolta lui una pausa per rifletterci su.
...Lo so.; borbottò infine, tornando a poggiarsi allo schienale e, anzi, quasi affondandovi, nemmeno dovesse mimetizzarsi.
Ma io non so neanche da dove si comincia a ricambiare le attenzioni delle persone., se ne uscì, quasi a sorpresa forse, visto che non era proprio tipo da parlare di sé al primo che incrociava.
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 1/5/2009, 21:37




Quando Yuuto sentì quell'affascinante trasalì, ma non poté mentire se stesso, quindi si limitò a mordersi il labbro inferiore, ostentando la solita calma.
Per l'ennesima volta diede una scrollata al crine serico, prima di tornare a parlare, ora fronteggiando Kamui faccia a faccia... Semplicemente... Fece in un sussurro. Interessarti a lui. Sbatté un paio di volte le palpebre, prima di riformulare nuovamente quell'affermazione. Sempre ammesso che di lui ti importi... Anche un solo semplice lato del suo carattere. Sospirò.
Poi abbassò appena lo sguardo. Fuuma è un tipo che ha sempre preferito dare che ricevere ma non posso negare di averlo visto molto più felice in quelle poche volte che si è sentito a suo agio con qualcuno. E lasciò intendere che quel a suo agio implicava inevitabilmente una risposta di Kamui nei confronti di Monou...
Tornò ad osservarlo: Se davvero ti danno così fastidio certi suoi atteggiamenti... Perchè non glielo fai notare? Fece flebilmente. E questa volta, la frase aveva tutta l'aria di una provocazione.
Forse perchè era chiaro che, molto probabilmente, neanche Kamui avrebbe resistito senza quel lato leggermente deficiete di Fuuma...
 
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Yuchan
view post Posted on 1/5/2009, 21:44




Spostò lo sguardo sul biondo, cogliendo la provocazione.
Perché io non ho il diritto di cambiare una persona, non sono io che devo arrivare a chiedergli di proibirsi un atteggiamento., replicò schietto.
Mantenne lo sguardo su di lui, fronteggiandolo come gli sembrava giusto o doveroso fare.
Io non posso pretendere che lui non faccia lo scemo quando lui è scemo. Lui non può pretendere da me che io sia affettuoso come un cagnolino scodinzolante, perché faccio già la mia fatica a non ammazzare Sorata ogni mattina e a dimostrare il mio affetto per mio fratello., spiegò, senza mai interrompersi o cambiare tono di voce.
Semplicemente, parlava.
Quando ti piace qualcuno, ti piacciono pregi e difetti, anche se l'altro non li può cambiare per te. Devi conviverci. Io posso riuscirci, ma lui?, se ne uscì, fissando Yuuto quasi la sua fosse una provocazione di rimando.
Fuuma Monou può accettare il sottoscritto così?, concluse, come se fosse una domanda retorica e la risposta fosse palesemente: "no".
 
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16 replies since 8/4/2009, 21:14   365 views
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