Tutti pronti? Si va in Americaaaa!, Mako: "Ho paura degli aereiiii ç__ç!"

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› kyouya ‹

Posted on 9/11/2008, 15:45

E' così divertente da farmi stare male.

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Valigie? Pronte. Orari? Ce li ho. Biglietti? In tasca. Passaporto? Pure.
Paura del volo? Sempre lì, rintanata dietro lo stomaco pronta ad esplodere.
Mentre andavano all'aereoporto, in taxi, Makoto cercava disperatamente di non pensarci per non dare un dispiacere a Noah. Semplicemente, cercava di sorridergli come al solito, nonostante il colorito fosse un pochino più pallido del solito.

Yuchan

Posted on 9/11/2008, 15:48

Insomma, Noah era un tipo non troppo attento a volte. Ma non se si trattava di Mako.
Aveva notato il colorito pallido, mentre il taxi li conduceva all'aeroporto.
Sospirò, allungando un braccio e passandolo dietro le spalle di Mako, attirandoselo addosso.
Uff, devo inventarmi qualcosa per distrarti durante il volo., disse, osservandolo.
Poi, tentò la via del "mettiamo in imbarazzo Makochan".
Oh già. Deve anche essere qualcosa che posso fare in pubblico, ora che ci pensò., aggiunse, un sorrisetto arrogante sulle labbra.

› kyouya ‹

Posted on 9/11/2008, 15:50

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Nonostante tutto, si accoccolò come un gatto al suo petto, nascondendovi poi la faccia alla seconda frase, dandogli qualche pugno scherzoso e terrorizzato.
Noaah!, chiamò, ringraziando che non potesse vedere il rossore che gli aveva colorato il viso. N-non servee!, si lamentò, imbarazzato.

Yuchan

Posted on 9/11/2008, 15:53

Ridacchiò, a quella reazione.
Questo lo dici tu. E poi ho fatto attenzione che tutto l'occorrente fosse nello zainetto e non nella valigia., asserì e sì.
Suonava proprio male.
Osservò l'aeroporto avvicinarsi in lontananza.
E devo farmi perdonare, visto che sono io che ti costringo a prendere l'aereo., concluse, facendo l'occhiolino.

› kyouya ‹

Posted on 9/11/2008, 15:55

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Allontanò il viso, guardandolo con aria persa. L'occorrente?, domandò, con aria innocente, perchè no, non aveva proprio capito di cosa stesse parlando.
All'occhiolino gli uscì un sorriso automatico, di quelli che non puoi proprio fermare nemmeno volendo.
Ma sono io che ho accettato, non potevo lasciarti partire da solo..., farfugliò a voce sempre più bassa, quasi se ne vergognasse.

Yuchan

Posted on 9/11/2008, 16:02

Se lo abbracciò di slancio, nemmeno Makoto fosse una sorta di peluche.
Mako-chan kawaiiii, se ne uscì, il tassista che moriva dal ridere cercando di non darlo a vedere e Noah (faccia da popò) che se la rideva con lui.
Per la serie: tutti a divertirci dell'imbarazzo di Makoto, yeah.

› kyouya ‹

Posted on 9/11/2008, 16:05

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Sentiva anche le risatine soffocate del tassista e iniziò a dare pugni sul petto e sulle braccia di Noah (ossia qualunque punto facilmente raggiungibile).
Ti odio, ti odiooo!, ripeteva, la voce attutita dalla maglia del biondo, la faccia rossa quanto un peperone.

Yuchan

Posted on 9/11/2008, 16:09

Rise apertamente.
Lo so, modestamente., asserì, saputello come al solito, quando gli girava.
Il tassista, ancora divertito, gli fece notare l'arrivo ormai imminente.
Noah annuì verso lo specchietto da cui vedeva parte del viso dell'uomo, poi torno su Mako, chinandosi fino ad avvicinarsi all'orecchio dell'altro.
Farò davvero in modo che il viaggio sia tranquillo, per te. Te lo prometto., assicurò, un bisbiglio rassicurante, il tono gentile.

› kyouya ‹

Posted on 9/11/2008, 16:11

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Si era imbronciato, per quell'atteggiamento, ma si sciolse a quel sussurro. Gli sfuggì un mormorio rilassato, stringendo la stoffa della maglia del biondo, un po' più dolcemente dei "pugni" di prima.
Se... ci sei tu, va bene., soffiò in risposta, imbarazzato.

Yuchan

Posted on 9/11/2008, 16:14

Gli sorrise, mentre il taxi si fermava definitivamente.
Bene, andiamo., asserì, aprendo la portiera scivolando con leggerezza da quella sorta di "abbraccio" di Mako.
Il tassista, sceso anche lui, aveva aperto lo sportello per scaricare le valigie.

› kyouya ‹

Posted on 9/11/2008, 16:26

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Restò per un attimo imbambolato, come se la paura del volo l'avesse nuovamente sorpreso, immobilizzandolo lì sul sedile.
Scosse il capo, dicendosi di farsi forza, e fece qualche respiro profondo.
Scese finalmente dall'auto evitando accuratamente di guardare il tassista - che vergogna... - e si avvicinò a Noah, prendendo poi la propria valigia per trasportarla.

Yuchan

Posted on 9/11/2008, 16:29

Prese a sua volta la sua, pagando il tassista e salutandolo come se fosse un amico di vecchia data.
Era in quei casi che si vedeva il fatto che Noah avesse vissuto in posti come l'America.
Con la mano libera, cercò quella di Mako, per guidarlo dentro l'aeroporto.

› kyouya ‹

Posted on 9/11/2008, 16:30

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Neanche fosse l'unico appiglio per rimanere in vita, si attaccò alla mano di Noah, l'intrecciare le dita venne quasi istintivo e pure il fatto di accostarsi a lui il più possibile.
A-andiamo., disse, guardando avanti a sè. Notò da lontano un aereo partire e lo stomaco si contrasse, ma riuscì con successo a non cambiare espressione.

Yuchan

Posted on 9/11/2008, 16:35

Ricambiò la stretta, guidandolo all'interno dell'edificio grande, spazioso e decisamente pieno di gente.
Si diresse con sicurezza verso il check-in, neanche quella fosse casa sua.
Si mise in fila, visto che avevano un paio di persone davanti e allora osservò Mako.
Appena ci sediamo, c'è una sorpresa., assicurò, divertito.

› kyouya ‹

Posted on 9/11/2008, 16:37

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La folla... non è che non gli piacesse, ma pensare che tutte quelle persone stavano per alzarsi in volo o erano appena scese da un aereo non fece un effetto positivo sulla sua nausea.
Restò impalato, in fila, guardando poi Noah con aria da cucciolo sperduto.
Una sorpresa? Ci teletrasportiamo direttamente in America senza bisogno di volare?, tentò, con un mezzo sorriso tra ironico e... "disperato" XD.

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