Lezione di nuoto, l'Istituto Teitan può anche questo XD

Lezione di nuoto.
Poteva evitare almeno di saltare di gioia, vero?
Quando glielo avevano detto, ci era rimasto un attimo: non che non sapesse nuotare, a galla ci stava e anche abbastanza decentemente.
Certo, in una gara la sua priorità era non bere litri d'acqua, ma quello era un dettaglio.
In ogni caso, c'era qualcosa che non lo entusiasmava, anche se con precisione non sapeva dire che cosa.
Si era comunque avviato, zainetto con il cambio in spalle, l'aria di uno che avrebbe preferito buttarsi da una scogliera piuttosto che fare quella lezione.
Avanzava verso lo spogliatoio, in divisa, i capelli scompigliati come al solito.

-Hey, hai sentito?- Fece uno degli studenti di seconda, prendendo a gomitate il proprio vicino di armadietto. -Che cosa?- Fece quello di rimando, infilandosi la cuffia. -Oggi facciamo lezione con quelli del terzo anno!- Il ragazzo con la cuffia si voltò, mentre una strana luce brillava nei suoi occhi.
-Quelli di terza... Con il senpai Monou e il senpai Yuuto?- L'altro fece semplicemente di sì con la testa, sorridendo. -No, che fortuna!- Commentò semplicemente, mentre uscivano dallo spogliatoio.

Oh, adesso sì che aveva voglia di andare a lezione!
Malgrado tutto non aveva alzato lo sguardo, lasciandoli parlare fino a che non erano usciti dallo spogliatoio. Aprì l'armadietto, inserendovi la divisa, più o meno in ordine.
Poteva affogarsi da solo e far finta che fosse un incidente.
Oppure poteva fingere di sentirsi male causa la cena del giorno prima.
...Oppure poteva smettere di fare il cretino e andare a fare quella stupida lezione di nuovo.
Sospirò, chiudendo l'armadietto, mentre un compagno gli si rivolgeva, sulla soglia: <shiro-kun, sbrigati, stiamo per iniziare!> disse uscendo.
Arrivo, arrivo..., replicò al nulla, con scarso entusiasmo, uscendo a sua volta.

Fuuma stava facendo stretching attaccato ad uno delle panche della piscina, mentre Yuuto al suo fianco si sistemava la cuffia.
-Allora, Fuuma...?- Fece ancora. -Quello non è il tuo amico... Kamui?- Fece, come se si fosse improvvisamente scordato il nome del giovane shiro, mentre lo indicava con la mancina.
Monou alzò lo sguardo d'oro colato, incontrando le iridi di Kamui.
-Uh...- Fece, mentre quello sembrava non volerlo guardare.
Continuando a rimanere chinato per fare stretching, sventolò la mano per salutarlo.
-Ciao Kamuichaaaaan!- Gongolò, sorridendo, mentre un brusio di voci si alzava dal gruppo degli studenti di seconda.
-Hai sentito come lo chiama?- -Sì! Quant'è fortunato Shiro, cavolo!-

Bene, ora tutta la piscina era conscia del fatto che era uscito dallo spogliatoio.
Facciamo festa.
Lo vide sventolare una mano e sospirò, imponendosi di non urlare, non imprecare, non ringhiare, non tentare di azzannarlo, non... vabbé, evitare comportamenti sul genere.
Lo raggiunse, la faccia di uno che preferirebbe farsi tirare sotto da un tir piuttosto che stare là.
Buongiorno., si limitò a salutare, lo sguardo che incrociò anche Yuto.
Kigai-senpai., aggiunse solamente, sentendo i commenti.
Dire che lanciò un'occhiata gelida, sarebbe un eufemismo.

Fuuma sorrise sornione poco prima che il professore li richiamasse al proprio posto, mentre anche Sorata giungeva tra i ragazzi di seconda, trascinandosi dietro Kamui.
-Bene, ragazzi,- esordì l'uomo dopo aver richiamato l'attenzione di tutti, grazie al fischietto. -Oggi faremo un po' di nuoto, uno sport che rianima lo spirito e cura ogni qualsivoglia dolore muscolare!!- Soggiunse infine, con sguardo fiero.
-Non so se qualcuno di voi non sappia nuotare... In ogni caso, non deve ASSOLUTAMENTE vergognarsi di questo, dopotutto siamo qui anche per imparare e soprattutto...- Fece una pausa. -Nella piscina scolastica si tocca.- Concluse semplicemente, voltandosi poi verso i secondini.
-Ragazzi, abbiamo qua tre dei nostri migliori studenti che ora vi daranno una dimostrazione di quanto sia raffinata e splendida la somma arte del nuoto!- Non ci volle un genio per capire (dagli aggettivi che il prof stava usando) che questi fosse stato un ex nuotatore ai suoi tempi.
-Kigai, Suwa, Monou, venite qui!- Dalla panca degli studenti di terza s'alzarono tre ragazzi. Il primo un biondo dai lineamenti gentili, lo sguardo suadente e due splendidi occhi azzuri che parevano scrutarti l'anima s'alzo. Corpo d'alabastro scolpito, un fisico d'atleta... S'infilò meglio la cuffia,sistemando il costume, mentre un branco di ragazzini urlanti lo adorava, sbavandogli dietro.
-Yuuto Kigai è il vicecapitano della squadra di baseball del nostro istituto ed inoltre è il vicepresidente dell'associazione studentesca.-
Kurogane fece il suo arrivo molto scazzato, osservando quasi con stizza i ragazzi più giovani, dall'altezza del suo metro e novanta-e-passa. Emise un ringhio basso, posando il braccio sul fianco, mantenendo un'aria scostante... -Kurogane Suwa, invece è lo studente arrivato secondo alla gara interscolastica di nuoto dell'anno passato ed è anche uno dei migliori giocatori della nostra squadra di baseball!- Per ultimo giunse Fuuma, che salì sulla piattaforma, liberandosi del largo asciugamano e sfoderando un corpo perfettamente temprato e delineato, dal colorito bronzeo e addominali allenati... Pettorali scolpiti su cui risaltava una catenella d'argento che Fuuma portava al collo.
Le braccia e le gambe perfettamente tonificate, mentre gli stretti slip scuri del costume lasciavano ben poco all'immaginazione.
Le palpebre leggermente socchiuse, mentre la cuffia lasciava sfuggire qualche ciuffo ribelle di quella chioma scura... Sul ventre, sparendo oltre il nylon degli slip, faceva sfoggio la cicatrice che aveva già mostrato qualche giorno prima a Kamui; un segno bianco, di carne lacerata...
-Guarda quanto è figo il senpai Fuuma!- -E gurda Kigai-senpai!!- Bhe, ma anche Kurogane-senpai ha sex appeal!!- Ed ecco il solito vociare indiscriminato della miriade di fan del trio del baseball!
-Ma sai cosa...?!- Fece uno ad un certo punto. -Pensa che io ho addirittura sentito che Monou-senpai ha avuto una storia con Yuuto-senpai...- L'altro ragazzino lo guardà sorpreso. -Davveeeeero???- -Sìsì, prova ad immaginartel...- Ma prima che potessero dire qualcos'altro Yuuto li fulminò all'istante, mentre Fuuma si sporgeva salutando Kamui.

Aveva messo piede nella piscina nemmeno da cinque minuti, che già aveva individuato tante di quelle cose che facevano saltare i nervi, che gli sarebbe bastato per tutta la giornata.
Tanto per dirne una, quell'invasato di professore che stava facendo un'epopea per dire "la lezione comincia e si fa con la classe terza".
Lui sapeva nuotare, non era un uomo pesce, era vero, ma se quello sperava o pensava che gli sarebbe preso il panico, forse non aveva bene idea che piuttosto si sarebbe lasciato affogare.
Poi quella presentazione, nemmeno i tre del terzo fossero showman alla consegna del premio tv!
Aveva osservato la scena e notato quella cicatrice che già Fuuma gli aveva mostrato; forse anche per quello non si era stupito.
Poi... i commenti.
Se anche era stato zitto ai primi - e per una volta aveva avuto l'impulso di non ignorare il suo prossimo - agli ultimi, prima dell'occhiata di Yuuto, proprio non si era potuto zittire da sé.
Si voltò verso il branco di deficienti - ehm, compagni di classe - lo sguardo ben poco rassicurante.
So che è chiedere al vostro cervello pressocché misero un grande sforzo, ma potreste imporvi di tacere, anziché continuare ogni sacrosanto giorno a commentare la vita privata delle persone? Capisco che l'eccitazione qui dentro supera i livelli umani e che siete ad un punto tale che saltellereste contenti anche se uno di quei tre sfiorasse per sbaglio una mattonella, ma sono seriamente stufo di ascoltarvi parlare come delle ragazzine urlanti. Piantatela., sibilò l'ultima parola, mentre tutto il resto del discorso era stato perfettamente udibile.
Mantenne le braccia incrociate al petto e fissò la piscina, come se non avesse aperto bocca.

Tutti i secondini tacquero, mentre gli studenti di terza e il professore, ignari del discorso di Kamui, continuavano la loro preparazione atletica prima di tuffarsi in acqua. Ci fu silenzio per ancora qualche secondo... Quando uno dei ragazzi alle spalle di Kamui azzardò: -Secondo me è geloso.- E seguirono diversi cenni di capo da parte di più o meno tutti.
Il fischio del prof richiamò l'attenzione, mentre la sua vocce urlava un: "Pronti!" e subito dopo un "VIA!" al quale Kurogane, Yuuto e Fuuma si tuffarono in acqua. Bhe, dire ch'erano bravi era forse dire poco, ma Kurogane pareva avere la meglio sugli altri due, per quanto Kigai e Monou s'impegnassero.
-Ora loro nuoteranno centro metri, ovvero andata e ritorno della piscina, che misura cinquanta metri... Stanno nuotando a stile libero che è...- E mentre tutti gli studenti guardavano i tre estasiati il professore proseguiva nella sua luuuunga e barbosa spiegazione.

Tacque a quel commento, o supponeva qualcuno non sarebbe uscito illeso da quella maledetta piscina.
Sentì a grandi linee il discorso del professore, mentre di fianco Sorata si sporgeva appena in avanti e parlava a voce bassa: <ne, Ka-chan, non hai un po' esagerato? O sei davvero geloso?> lo punzecchiò con il solito sorriso da scemo che aveva.
Kamui lo guardo con la coda dell'occhio: Sorata, ti prego, risparmiami. E poi come potrei essere geloso di tre persone che non si somigliano nemmeno di striscio?, buttò lì, sperando che all'altro bastasse come spiegazione.

Nel frattempo, i tre erano usciti dall'acqua con una vittoria schiacciante del giovane Suwa, che senza proferir parola alcuna si era diretto alla panca degli studenti di terza per prendere il proprio asciugamano.
-Bene!- Esordì ancora il professore. -Ora, visto che gli studenti di terza sono più esperti di voi e visto che abbiamo 20 studenti per classe... Vorrei che ognuno dei ragazzi più grandi facesse coppia con uno dei più giovani e assieme studiate le pasi per il riscaldamento del nuoto...- Finito di parlare nella psicina ci fu grande movimento; tra i secondini che speravano di essere scelti da uno del trio e i terzini che sceglievano il proprio compagno per l'esercizio... Ovviamente, Yuuto, scelse l'opzione più facile e si prese Sorata, per evitare gridolini estasiati o scene di gelosia da parte di altri, metre Kurogane prese il primo che gli capitò a tiro... Fumma, poi... -Kamuichaaaaaaaaaan!- Gli comparve alle spalle, posandogli una mano sulla scapola. -Tu fai coppia con me, vero?- Pigolò sorridendo.

Neanche aveva registrato del tutto le informazioni, che quel nomignolo gli aveva pseudo trapanato il cervello.
Si voltò verso Fuuma, l'espressione per una volta non apatica. Più che altro, leggermente sorpresa.
Gettò uno sguardo veloce ai compagni di seconda, prima di tornare sul terzino.
Ovviamente., commentò, non seppe nemmeno lui se per sfottere i compagni o per ironizzare con Fuuma o perché era rassegnato alla cosa. Nel riportare lo sguardo su Fuuma, aveva incrociato Sorata che gli faceva un cenno come a dire: "Vai, è la tua occasione!"
Gesto al quale Kamui rispose con un'occhiata che era molto simile ad un: "tu non arrivi a fine giornata".

Sguardi lividi di secondini assatanati si levarono su di lui e su Kamui... Ma Fuuma non vi badò e lasciò semplicemente la presa sulla spalla di Shiro, osservandolo.
-Bhe... Tu sai nuotare, vero?- E lasciò cadere la domanda, covinto che fosse scontata. -Che ne dici di cominciare dallo stretching? Sei perfettamente in grado di cominciare da solo, no?- E gli sorrise, mentre appoggiava il palmo contro il muro. -Forse è meglio partire dalle gambe...- Suggerì soprapensiero.

Più che ignorarli, sarebbe corretto dire che riuscì a non accorgersi degli sguardi.
Sentì la prima domanda di Fuuma, e annuì: resto orgogliosamente a galla., ironizzò bonariamente, sentendo poi il resto.
Ora, lui lo stretching per il nuoto non lo aveva mai fatto in vita sua: sarebbe andato bene dello stretching qualunque?
Dopotutto, cavolo, bastava non entrare in acqua con i muscoli intorpiditi!
Poggiò una mano al muro, piegando la gamba opposta indietro, afferrandone la caviglia con una mano e tirando senza esagerare, il tanto che bastava per scaldare un muscolo. Vi rimase quindici o venti secondi, prima di cambiare gamba. In silenzio, lo sguardo sembrava più che altro concentrato sull'acqua.

-Perfetto!- Gongolò Fuuma, sorridendo. -Però c'è un esercizio che funziona molto meglio per quanto riguarda il nuoto...- Si avvicinò a Kamui, prendendogli una mano e poi l'altra. -Dunque, serve per fare stratchign alla schiena.- Spiegò semplicemente.
-Ora tu dovresti piegare le ginocchia e sporgerti all'indietro una volta rannicchiato, mentre io ti terrò.- Sorrise. -Ovviamente, però, sta attento a non scivolare...-

Ascoltò la spiegazione - e sì, soprassediamo sul lieve rossore, grazie - senza capirci poi granché.
Detta così sembrava una posizione che di umano aveva ben poco.
Comunque, in qualche modo, si limitò a fare quanto detto dal terzino.
Ora. Lo sanno anche gli esseri monocellulari che le mattonelle di una piscina sono bagnate, ma chissà perché uno spera che se sei il primo a farci lezione, magari sono asciutte.
Speranza vana, se l'attimo dopo stai scivolando e, pur di non fare uno di quei voli a gambe all'aria che ti costerebbe la presa in giro per i prossimi sei mesi di scuola, metti un piede male.
Molto male.
O almeno male abbastanza da lasciar storcere la caviglia mentre sei a metà fra l'istinto di imprecare contro la metà delle divinità che conosci, e il pregare che non sia una di quelle storte che ci mettono settimane a guarire.
Fissò Fuuma: se non altro, all'apparenza sembrava semplicemente seduto.
Non. Commentare., sillabò, mascherando il dolore.