Mark's House

La in quella casa diroccata di campagna,recintata da una ringhiera arrugginita avvolta dall'edera ormai altissima,dove vi si posano farfalle e molto altro...si in quel momento c'era dell'altro.
Ma è So che starà facendo??
Mark corse corse per il vialetto e poi inciampò in un sassolino che gli fece battere la faccia a terra.Appena raggiunse l'amico salendo le scalette di bianche di marmo egli se ne andò lasciando cadere un biglietto a terra...
Addio Mark
So no no non puoi andartene noooooo!!!!!!
Ormai era salito sulla propria auto..Mark lo rincorse ribattendo la faccia..ma dall'altro lato;dal lato del ciuffo.Per la prima volta Mark decise di mostrare l'occhio all'amico..cosa che non aveva mai fatto.
Dovrò cercarmi un altro co-inquilino

Correva a più non posso, mentre il vento gli sfiorava il viso.
Era una sensazione unica viaggiare in completa libertà.
Erano esattamente tre giorni, che viaggiava solo, in silenzio, con l'unico rumore,quale quello della moto, che lo esaltava a più non posso.
Rumore...che ben presto, si incrinò, esattamente in una campagna, nei pressi di...due, o tre case.
La moto si bloccò. Ferma. Morta.
Si tolse il casco, mostrando i suoi capelli e sospirando...
Faceva parecchio caldo e trovare un benzinaio da quelle parti, pareva cosa impensabile.
Si voltò sulla sua destra.
Una casa di fronte a lui, ma sembrava esser abbandonata.
Sbuffò, scendendo di moto e ponendola bene sul cavalletto.
Fece qualche passo in direzione della villa, sperando e pregando che i suoi pensieri non fossero esatti.
Bussò alla porta...in completo silenzio.

Ehi tu!Hai bisogno di qualcosa?
Mark stava torando a casa dal Pub Bishonen e vide una moto ferma.Può darsi che sia stata del bellissimo ragazzo che si era fermato sulla soglia della casa diMark

Si voltò alzando un sopracciglio.
Decisamente irritante, come voce.
Sospirò...doveva pur fare buon viso a cattivo gioco, se voleva togliersi dai piedi quella dannata campagna e raggiungere una bella città piena di gente che si faceva gli affari propri.
Guardò il ragazzo...
La mia moto è a terra. Sai per caso se da queste parti c'è un meccanico che possa darmi una mano, o per lo meno...un benzinaio?
Chiese squadrando il moretto di fronte a lui.
Notò uno dei suoi due occhi...era un blu particolarmente intenso.
Al suo attento sguardo non mancò certo la struttura fisica e l'abbigliamento.
Fece un sorrisetto strafottente, incrociando le braccia, attendendo risposta dall'altro.

Guarda di comportarti meglio tu!
Si vedava lontano un miglio che quel tizio aveva preso a male Mark.
Bè comunque non c'è un benzinaio,mi rode dirlo ma puoi stare un po' da me affinchè non recuperi la benzina domani ti porto io in città
A Mark dava fastidio ospitare a casa sua un ragazzo così scostante e antipatico..So era molto meglio

Non ti disturbare. Sono stato una vita fra i piedi dei miei genitori, non sono certo andatomene via di casa, solamente per dar noia al primo che passa.
Disse uscendo dal porticato e passandogli accanto...
Il suo profumo era particolarmente intenso...
Lo guardò.
Hai occhi penetranti, ma a quanto noto, paura nel mostrarli... almeno in parte.
Si bloccò al suo fianco sinistro, sorridendo.
Ricorda che prima o poi, il ponte andrà abbassato a qualche persona... che sia un difetto o un pregio, verrai sicuramente accolto a braccia aperte...fidati. Te lo dice uno,che nella vita se non le ha passate già tutte, è molto, molto vicino...
Sorrise amaramente, guardando a terra...
Grazie dell'offerta, dormirò sulla moto stanotte... tanto non ho niente di meglio da fare.
Detto questo si incamminò verso la moto. Raggiunta poggiò il casco sul sellino e sbuffò...
**...tutte storte...**

Scusami,ma sai da queste parti non si sa mai di chi fidarsi
Il ragazzo sembrava più addolcito e gli faceva pena per come lo aveva trattoto
Dai,vieni a dormire da me stanotte
Mark ora si sentiva più leggero dopo essersi scusato

Voltò il viso...
Sospirò...
Daccordo..
disse avvicinandosi al ragazzo...
Lo guardò negli occhi..o meglio, ci provò.
Dopo qualche istante,a fissarlo lo superò, arrivando nuovamente al porticato della casa...
Sfiorò la ringhiera...
Sopra di essa, crescevano delle piante. Vi era sbocciato un fiore particolarmente bello...un colore...delicato..un blu intenso...
Guardò il ragazzo...poi quel fiore.
Sorrise divertito...
Assomigli a questo fiore, lo sai?
Carezzò delicatamente i petali...
Gettò un'occhiata penetrante verso il ragazzo...
così dannatamente bello...ma anche peccaminoso.
Sorrise, incrociando le braccia, poggiandosi alla parete della casa.
Un serpente, decisamente allettante...
Chinò lo sguardo, non facendosi sparire quel sorriso dalle labbra.
Chissà ... se diverrai peccato, o peccatore, con me...
sussurrò,quasi fra sé e sé..