Kitaoji no house!, l'appartamento di Mako X3

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view post Posted on 1/9/2008, 12:57

E' così divertente da farmi stare male.

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Questa non sapeva da dove gli fosse uscita. Invitare Noah a pranzo! Beh, in fondo che c'era di male? Lui non era neanche tanto malaccio, con i fornelli, vivendo da solo già da un po' e avendo da sempre la passione (segretissima) per la cucina.
Spinse la porta del palazzo, entrando e puntando verso l'ascensore.
 
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Yuchan
view post Posted on 1/9/2008, 13:03




Ritardo.
Era. In. Ritardo!
E dire che quando Mako lo aveva invitato per quella domenica il suo cervello s'era bello sconnesso per dieci minuti - fortuna voleva che Makoto non si accorgeva nemmeno se inciampava in un cadavere... che cosa macabra.
Ora, come conseguenza, stava letteralmente sfrecciando in bici verso casa di Makoto - che era ad un tiro di schioppo dalla sua poi - in direttissima dal lavoro. Uno dei tanti, poi.
Svoltò un angolo rischiando di prendere il palo, ma evitandolo miracolosamente, intravedendo Makoto entrare.
Mako-chaaaaaaaaaan!, chiamò.
 
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view post Posted on 1/9/2008, 13:08

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...okay, no, marcia indietro, sentendo il proprio nome pronunciato dall'unica persona (Aki a parte, forse) che lo chiamasse in quel modo.
Kisaragi-kun? sèah, vabbè, non ci riusciva proprio a chiamarlo Noah, solo quando non ci pensava poi tanto.
Restò metà fuori, metà dentro al palazzo, osservandolo sfrecciare sulla bici.
 
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Yuchan
view post Posted on 1/9/2008, 13:13




Colse quel "Kisaragi-kun", sbuffando.
Indossava un paio di jeans lunghi non oltre il ginocchio, e una maglia smanicata bianca. E l'immancabile basco - bianco anche lui - in testa, che gli copriva parte dei capelli.
S'imbronciò: Noah, Noah, non Kisaragi!, lo riprese pure a distanza.
E solo poi lo vide.
Un cane. In mezzo alla strada. Ma maledizione, rischiava di prenderlo in pieno!
Scartò di lato, le gomme che fecero il tipico rumore di una sgommata da bici, lasciando il segno. Si fermò lateralmente a pochi centimetri dalla bestia: peccato che lui si sbilanciò e incontrò con amore l'asfalto, anche se fu una caduta quasi rallentata.
 
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view post Posted on 1/9/2008, 13:16

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Non fece neanche caso a Noah che lo riprendeva. Si mise in moto solo quando colse la serie di movimenti e il ragazzo cadere. Lasciò perdere il portone, decisamente, e si avvicinò velocemente a Noah.
Ki... ehm... Noah, Noah, come stai? Tutto bene? fece, sinceramente preoccupato, appena chinato verso di lui.
Lanciò un'occhiata di rimprovero al cane. Non si sta in mezzo alla strada! lo riprese, serio. Tese una mano verso il ragazzo, tornando ad osservarlo.
 
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Yuchan
view post Posted on 1/9/2008, 13:20




Osservò Mako, quella sua preoccupazione per niente celata, e il rimprovero al cane.
Il tutto, con un'espressione a metà fra l'allibito, l'allucinato e chissà che altro.
E poi, scoppiò a ridere: Che carino!, esclamò, accettando la mano e, dopo essersi alzato, rivolgendosi al cane.
Ringrazia che ero io, scherzò su, come se il cane potesse capire.
Poi, tornò su Mako: tutto a posto, Mako-chan, sono ancora fra i piedi., scherzò su, portando una mano a scompigliargli i capelli.
 
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view post Posted on 1/9/2008, 13:23

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Non sono... sospirò, senza neanche finire la frase, come se già avesse perso le speranze. Lo vide alzarsi, tirando appena per la mano nell'aiutarlo. Il cane ricevette quindi la seconda frase in pochi minuti - e che fortuna! - mentre a lui vennero scompigliati i capelli. Istintivamente gli prese il polso dell'altra mano, debolmente. Me-meno male. Allora... andiamo? cercò di distrarre l'attenzione dalla propria preoccupazione di poco prima, che sembrava aver ricordato solo adesso e che in qualche modo lo imbarazzava alquanto.

Edited by »Sephta« - 1/9/2008, 14:26
 
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Yuchan
view post Posted on 1/9/2008, 13:26




Lo osservò, sentendosi prendere per la manica. Ma come faceva a fare ogni singolo movimento con tutta quella tenerezza?
Sorrise, sistemandosi appena il basco, incredibile ma vero imbarazzato da fare di Mako.
Hai, hai., rispose, prendendo quella stessa mano con la sua, in un gesto senza nessun malizia.
Era solo più comodo, ne?
 
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view post Posted on 1/9/2008, 13:29

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Sorrise di rimando, di quei sorrisi che ti si spiaccicano in faccia (che espressione romantica) senza che tu possa dire o fare niente per impedirlo.
Si lasciò prendere per mano, e lo guidò verso il portone. Non ho... cioè, devo ancora cucinare. Spero non ti secchi aspettare. fece, per dire qualcosa - stare in silenzio lo innervosiva, a volte, soprattutto con Noah.
 
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Yuchan
view post Posted on 1/9/2008, 13:31




Scosse la testa, sorridendo: ma no, e poi tu devi scusarmi per il ritardo. Sono in direttissima dal lavoro., ammise.
Uno dei tanti, per essere completamente sincero, ma soprassediamo.
Si lasciò guidare verso il portone: posso aiutarti a cucinare, Mako-chan?, chiese poi.
 
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view post Posted on 1/9/2008, 13:35

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Una volta entrati, si diresse di nuovo verso l'ascensore.
Quarto piano. spiegò, come se ce ne fosse bisogno. Poi lo osservò. Lavori? ripetè. E dove? aggiunse, curioso. Poi fece marcia indietro. Scusa, sono indiscreto. sorrise appena, spingendo il pulsante per richiamare la cabina.
Alla domanda, il sorriso si fece più ampio. Oggi sei mio ospite, quindi ti siedi e mangi, e io sto ai fornelli. fece, abbastanza risoluto per i suoi standard, ma su quello non poteva soprassedere: la cucina era off limits per tutti; anche per sua madre.
 
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Yuchan
view post Posted on 1/9/2008, 13:40




Rise: Ma smetti di preoccuparti dell'indiscrezione, almeno con me?, chiese divertito.
Lo seguì, fermandosi in attesa dell'ascensore: il lavoro da cui venivo oggi, è la consegna di giornali, ma mi sono attardato per dei problemi con la stampa. Infatti il giro di consegne oggi è avvenuto tardi. Meno male che è domenica., spiegò.
Ascoltò poi la sua risolutezza, notandone il sorriso.
Annuì: Va bene, Makochan., replicò, come un bambino.
 
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view post Posted on 1/9/2008, 13:43

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Più che ascoltare bene la risposta, si concentrò sulle sue parole. Il lavoro da cui venivi oggi? Ne fai altri? fece, incredibilmente acuto. L'ascensore arrivò, nel frattempo, e le porte automatiche si aprirono.
Oh, ecco. saltò su, spostandosi per lasciare entrare Noah, per una questione di gentilezza. Al "makochan" sorrise fra sè e sè, per qualche motivo.
 
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Yuchan
view post Posted on 1/9/2008, 13:47




Entrò nell'ascensore, sentendo poi la sua domanda. Sorrise: Proprio acuto, nessuno mai me lo ha chiesto anche se dalla frase si capisce che non è uno solo., scherzò su, ma la frase in sé era reale.
Soppesò la risposta, contando mentalmente forse.
Dunque, se comprendiamo anche quello di oggi sono... tre? No, scusa, quattro., ammise, un sorrisetto divertito, osservandolo sorridere.
 
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view post Posted on 1/9/2008, 13:51

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Lo seguì, entrando e schiacciando il quattro, mentre le porte si chiudevano.
Lo ascoltò e fu allibito. Q-Quattro? ripetè, incredulo, spostando velocemente lo sguardo dal viso di Noah ad un punto imprecisato della maglia.
Non aveva mai fatto caso a quanto fosse stretto, quell'ascensore...
 
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88 replies since 1/9/2008, 12:57   1237 views
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