Paris..., Un giro in elicottero solo per due!

Ginji aveva preso il ragazzo e portato ad una strana pedana.
Gli aveva detto di bendarsi gli occhi e messo nelle orecchie un auricolare! Così che non sentisse il rumore dell'elicottero che lento si alzava in volo...
Voleva stupirlo,e forse con un poco d'aiuto ci sarebbe riuscito...!
Il posto in cui voleva andare non era poi così vicino, ma neanche lontano.
La benda sugli occhi del ragazzo era nera, e dato che era notte, poteva vedere ben poco.
L'mp3 dava musica in voga in quel momento, e la scelta di brani differenti, era notevole.
Ginji chiuse la cintura di sicurezza al ragazzo e decollarono.

Ci vollero esattamente due ore e trentasette minuti. Ma dato il piacevole oscillare dell'elicottero,sembrava quasi di stare distesi sull'acqua cristallina a dormire dolcemente cullati...
Ginji sorrise, guardando Shinji.

Gli tolse una cuffia e gli sussurrò all'orecchio...
Ok...pronto!? Adesso... la mia sorpresa finale...
Togliti la benda... l'mp3... e sogna...
sussurrò dannatamente sensuale,all'orecchio del ragazzo, per poi allontanarsi di poco da lui, e vedere sul suo viso la reazione...

Shinji resto' senza fiato.
La vista era splendida... troppo bella.. calde lacrime di gioia gli sfiorarono le guance arrossate per l'amozione.
Ma non era solo per il panorama.. il calore che gli trasmettea Ginji lo avvolse come un caldo abbraccio..
Ti amo..
si ritrovò a sussurrare sovrappensiero per poi, capendo che cosa aveva detto dire..
Cioè.. scusa!Io..
Non capiva più nulla, sentiva solo il caldo respiro del ragazzo accanto al suo viso e qualcosa sciogliersi nel suo stomaco..

Ginji in risposta lo abbracciò da dietro...
Fece cenno al comandante di avvicinarsi alla città, in modo da vederla da più vicino...
Guarda...
continuò a sussurrare,tenendo stretto a sè il ragazzo...
questa è la città dell'amore.. è normale...che tu ti sia innamorato di lei...
disse con un sorriso...
anche io...la amo alla follia...
Gli prese le mani, facendo scivolare le proprie dita fra quelle di lui...
Sai qual'è la cosa più bella qui...?!
Poggiò il proprio viso sulla spalla sinistra del ragazzo...
L'atmosfera,che questa magica città, riesce a regalarci... è così... pura...
Chiuse gli occhi respirando l'aria...
non trovi...?!

Un brivido percorse la schiena di Shinji, ma non era di freddo.
Intreccio' le dita a quelle di Ginji non sapendo nemmeno lui bene quello che stava accadendo.
Forse era davvero l'atmosfera magica di quella città, o forse quel ragazzo così gentile e dolce era riuscito a fare breccia nel suo cuore.
Si voltò verso di lui dando le spalle alla città.
I loro visi erano davvero vicini e la voce sensuale di Ginji ancora gli risuonava nelle orecchie.
Sì.. trovo..
disse prima di posare le labbra su quelle di lui..

Ginji rimase immobile...
Aveva gli occhi chiusi, ma poteva benissimo capire cosa stesse succedendo...
Quel ragazzo lo stava baciando...
Quelle labbra lo stavano accarezzando...
Che fosse stato solamente per quello che aveva fatto? per la sua cena, per il viaggio... solo...per...
Si staccò da quelle labbra dolci e lo guardò negli occhi rimanendo in silenzio...
Cosa mai poteva dire...?
Che cosa significa..?!
domanda imbarazzante...
Rimase fermo...
A fissare quegli occhioni...
A specchiarsi in essi...

Shinji, rosso come non mai in viso, non riusciva ad aprire bocca..
Il suo primo bacio..
Abbassò un po' il viso, la frangia gli coprì gli occhi.
Poggio' la testa sul petto di Ginji cercando di rilassarsi, ma la vicinanza dell'altro gli provocava l'effetto contrario.
Tu.. mi piaci..
comincio' incerto sulla possibile reazione di Ginji.. in fondo si conoscevano da un giorno!
Io.. di solito non mi comporto così.. e so bene che siamo due ragazzi..
Oddio il discorso era sempre più imbarazzante..
Ma tu mi piaci davvero tanto.. e non l'ho fatto solo per sdebitarmi di tutto quello che mi hai dato e mi stai dando..
La voce un po' soffocata dai vestiti di Ginji.
Però io sento un gran calore che mi pervade quando tu sei con me.. un calore che non avevo mai sentito prima.. e nel quale vorrei stare per sempre..
Shinji si bloccò raggiungendo l'apice del suo imbarazzo..

Ginji sospirò...
Schioccò le dita e l'elicottero ripartì.
Fece rotta inversa, tornando a casa dei due ragazzi.
In tre ore di volo non disse niente...
Rimase solo in silenzio, a guardare il vuoto.
Quando l'elicottero atterrò, presero la limousine, e tornarono all'albergo.
Lì entrarono in ascensore. E finalmente, dopo tutto quel tempo, Ginji si decise a parlare...
...Mi...ami?
Chiese sempre guardando fisso il vuoto...

Hai.
rispose guardandolo negli occhi, sempre rosso in viso, ma stavolta tenendo alto il viso.
Voleva dimostrargli che stava dicendo la verità..

Ginji sospirò, per poi andare avanti facendo due passi.
Tirò un pugno all'ascensore che si bloccò di scatto e cominciò a suonare un allarme, decisamente irritante, ma che li avrebbe tenuti fermi per un paio d'ore minimo.
Il biondino elettrico si voltò verso Shinji con sguardo chino.
Perchè...?
Chiese ancora, nel bel mezzo di quel rumoroso silenzio...
Adesso l'ascensore era buio, e solamente la luce dell'allarme, che roteava su sè stessa, dava un'effetto rossastro al tutto...

Perchè..? Che domanda era perchè..?
Una persona non si ama per un motivo particolare..

rispose imbarazzato Shinji cercando di distinguere nel buio la sagoma del bel viso di Ginji.

La luce continuava a girare e continuava ad assordare l'udito dei due ragazzi.
Il corpo di Ginji cominciò ad emanare delle piccole scossette elettriche che rivelarono maggiormente i lineamenti del suo volto.
Non puoi amare un mostro...

Un..mostro..?
sussurrò incredulo Shinji.
Ai suoi occhi lui era tutt'altro che un mostro! Era un angelo, un angelo che lo aveva salvato.. e preso sotto la sua ala..

Spinse nuovamente il bottone e l'ascensore ripartì.
Arrivarono al piano più alto, l'attico di Ginji.
Si era venuta a formare una folla incredibile.
Ginji guardò tutti in modo freddo.
Un piccolo disguido. Ci dispiace per il disturbo. Buona notte.
Concluse entrando in casa e richiudendo la porta non appena Shinji ne fu entrato.
La tua stanza è quella a destra. Io per questa notte,dormirò sul divano.

..no!
urlò quasi l'altro.
Io sono l'intruso.. dormi tu in camera! Sto io in divano!
disse stendendosi esausto su di esso e chiudendo gli occhi.

Ginji sospirò. Lo prese in braccio e lo trasportò sul letto.
Se così dev'essere..entrambi nel letto.
Lo poggiò delicatamente sul lato destro.
Lui nel frattempo si spogliò della sua camicia e si poggiò sul letto, mettendosi le braccia dietro la testa. Chiuse gli occhi.
Buona notte...