[SteEL CaGE] (Tsubasa Chronicle), Kurofay, R, SPOILER! chap 169

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Pucchyko_Girl
view post Posted on 1/1/2008, 20:30




[SteEL CaGE]



SPOILER! SPOILER! SPOILER! Dal capitolo 169 ;) Canonizzazione della KuroFay ON °O° (anche se aveva cominciato già dal capitolo 121 XD)

Premessa: ho sempre pensato che il titolo avesse un’importanza determinante nelle fanfiction… Ebbene, non so se molti hanno colto il gioco di parole di questo titolo: “Steel Cage”.
Innanzitutto, specifico che il nome ‘Kurogane’ significa acciaio nero e il “steel” del titolo è proprio l’inglese della parola acciaio.
Ebbene… Personalmente ho sempre ponderato sul fatto che, nonostante lo shonen-ai sia SEMPRE esplicito nei manga delle CLAMP, gli schemi di ‘uke’ e ‘seme’ siano caratterialmente… Sballati! Badate: tutti con un bel faccino i nostri cari uke e i seme con fattezze orsine, grandi e grossi e poi; bhe, quando mai abbiamo visto un uke gentile e ben disposto a coccole?! xD (Suvvia, perfino Subaru che è la rappresentazione dell’uke in ogni sua fattezza esteriore ha una carattere che si dissocia molto dallo stereotipo di passivo)
Ordunque… Avete badato che Fay non ha proprio nulla da uke e viceversa Kuropon ha davvero poche cose in comune con il ruolo che deve ricoprire? Pensateci un po’: quello timidone e teso è Kuropuu, quello pacato, malizioso e determinato è il mago da strapazzo! XP
Dunque, “Steel Cage” sta a significare la ‘gabbia’ dove Kurogane si è rinchiuso perché, alla fine, basta prestare un po’ di attenzione per accorgersi che, nonostante Fay abbia mentito in una maniera spudorata, si è aperto molto di più con Kuropon e gli altri… A contrario Kuromyu è diffidente e mantiene il suo distacco. Strano, eh? Se non ci si mette a ragionarci sopra, non ci se ne accorge mica ò.o

Due parole… “What if…” perché devo togliermi i due bimbi rompipalle dal c***o! Mai possibile che Syaoran e Sakura siano sempre tra le balle quando vuoi scrivere una fanfiction? xD Dunque, la What If, mi serve, come già detto per liberarmi di Sakura e Syao-Syao per un po’, quindi… Supponiamo che nel regno dei sogni il tempo scorra diversamente e che un’ora in quel mondo equivalga ad un giorno a Nihon… E pensateci un attimo, voi amanti delle CLAMP, abbiamo avuto a che fare con la coppia per eccellenza di queste fantastiche autrici (SeishiroSubaru), abbiamo visto l’acclamato triangolo di Rayheart (LantisEagleGeo anche se ad Infinity… Cioè, è stata una gran delusione! XD), ci siamo dovuti sorbire anche Touya e Yukito più di una volta, ma… Che fine ha fatto la coppia più sconclusionata delle nostre care quattro Giapponesi?! Dove dono Kazahaya e Rikuo?! Pertanto, ora, le premesse ci sono tutte; non ci resta che cominciare.

Duuunque, quando l'ho scritta mi ascoltavo a palla i Tokio Hotel con "On The Edge" e "Sacred" roba tipo 'Avanti, ammaziamoci ora finchè possiamo XD' Naaah, ora sto con l'emocore screamato ed una sana dose di Bring Me The Horizon e Alesana, senza dimenticare il sano metal con i Children of Bodom LOL è inutile, la mia prefazione sarà SEMPRE sulla mia colonna sonora LOL!

[Spoiler dal capitolo 169, su per giù…xD]


PROLOGUE: The Blind and the Deaf

“Il tempo scorre diversamente…”
Solo quello aveva detto Tomoyo-hime, prima di ritirarsi nella sua stanza, mentre un dileguarsi di gente la seguiva, compresa Kendappa e i due giovani compagni del guerriero e della principessa di Clow.
-Non avresti dovuto…
Le sue parole suonarono taglienti nell’aria, come lame di spade che tanto amava maneggiare e gli trafissero la nuca, provocandogli un dolore momentaneo, forte anche se di pochi istanti.
-Non credo di averti mai dato retta, Kuropon.
Il ninja sbuffò emettendo qualcosa di vagamente simile ad un grugnito, mentre candidi raggi di luna carezzavano il suo viso corrugato. Lievi occhiaia gli delineavano gli occhi, corti tagli segnavano la sua pelle rosata, brividi caldi gli stavano trasmettendo quelle mani.
Dita affusolate e diafane che strizzavano quella spugna sulla sua schiena, con un ritmo ripetitivo che cullava piano piano la stanchezza del moro.
-Mh.
Si lasciò sfuggire appena, tra un sussurro di labbra, mentre la sua mano passava sull’addome in un movimento condizionato. Socchiuse gli occhi e le iridi scarlatte si spensero, lasciando forma solo delle sopracciglia scure.
Le spalle tremavano appena per la lieve brezza, la schiena possente risplendeva mentre gocce d’acqua la solcavano posandosi sul futon.
-Hai freddo Kurotan?
Aprì appena le palpebre, giusto quel che sarebbe bastato per inarcare un sopracciglio perplesso ed assumere quel solito cipiglio che atteggiava, quando le infide intenzioni de mago erano fin troppo chiare.
Braccia candide e sottili si strinsero attorno al suo collo e al suo corpo perfettamente scolpito, lasciando aderire un kimono bianco alla schiena umida, passando oltre la stoffa e donandogli il tepore di un ventre caldo.
-Posso scaldarti io, se preferisci Kuromyu.
E sorrise. Kurogane non lo vide, ma giurò su quel gesto; ormai conosceva Fay troppo bene e gli erano bastati una manciata di mesi.
-Spostati, mago.
Bofonchiò irritato, mantenendo quella maschera di inespressività mista a rabbia che ostentava ogni volta che se lo trovava appresso, nonostante quella tiepida sensazione stesse inebriando i suoi sensi.
Fay sorrise mesto, scostandosi appena, mentre l’altro malediceva se stesso e il suo dannatissimo orgoglio. Quello dai capelli scuri, passò spossato una mano tra i fili di seta, mentre una mano carezzava la cicatrice fin troppo evidente… Un mugugno di disappunto.
-Ti ho fatto male, Kurorin?
Domandò preoccupato il mago, scostandosi un ciuffo biondo dal viso; mentre l’altro, con movimento fluido e calcolato, si alzava in piedi per potersi dedicare al cielo stellato che quella notte avrebbe vegliato su di loro.
-Non trovi sia strano, avere un momento di pace dopo tutto quello che ci è capitato?
Yuui si sorprese appena, quando udì il suo ninja preferito pronunciare quelle parole… Anzi, si stupì del semplice fatto che Kurogane avesse parlato. Pensandoci, non erano molte, alla fine, le discussioni intavolate dal corvino fino a quel momento…
Deglutì appena, quando realizzò che, tutto sommato, era colpa sua. Colpa sua se quello, era il primo momento di calma – se apparente o meno non lo sapeva – che si dedicavano. Dedicavano?
Intraprendente il nostro Fay… Da quando esisteva un ‘noi’? Non doveva certo farsi illusioni, solo perché Kurogane aveva rinunciato al suo braccio per salvarlo. Più di una volta aveva cominciato a credere che, presto o tardi, avrebbe potuto stringere davvero quel corpo e al contrario essere avvolto dalle sue possenti braccia e non per gioco o per scherzo, com’era solito fare.
Voleva sentirsi protetto da lui. Si era illuso. Si era illuso fin da quella volta… A Outo, quando l’aveva salvato e aveva implicitamente ammesso di odiarlo. Aveva cominciato a volere il calore del suo corpo, quando aveva sentito quel petto contro il suo viso a Tokyo… Quando aveva cominciato a prendere distanze.
Non gli era dato sapere cosa realmente provasse Kurogane per lui, fatto sta, che aveva rinunciato a molto fino a quel momento e Fay, anzi, Yuui, perché era quello il suo nome, non avrebbe mai voluto vederlo dare via tutto per salvarlo.
Kurogane aveva sempre fatto tanto e lui non aveva fatto niente. Era cambiato. Solo quello. Ma non era neanche stato un processo volontario, era successo… Aveva smesso di cercare di lasciarsi morire, perché aveva trovato una ragione per poter continuare a vivere. Tutto qui.
Il più alto sbuffò appena, sollevando leggiadro un ciuffo scuro, che volteggiò un attimo prima di riappoggiarsi con delicatezza sul suo naso.
-Credi che rimarranno laggiù per molto?
Domandò d’un tratto il ninja, infilando il braccio nella larga manica del kimono, per ripararsi dal freddo. Fay socchiuse il suo unico occhio, ora dorato, per poi fissarlo perplesso.
-I bambini…?
Domandò non del tutto sicuro della risposta. –Sì.- Si limitò l’altro, quando sentì lo sguardo del biondo su di se. Credeva fosse passato abbastanza da quel dannatissimo giorno… Credeva che tutto fosse tornato alla normalità, ma ora non ne era più tanto certo. Quel colore, quegli occhi erano la sua essenza. Gli occhi azzurri erano la vera essenza di Fay!
Ora… Ora aveva paura di voltarsi; di guardarlo negli occhi e non riconoscerlo più, perché quello non gli sembrava più il mago che aveva conosciuto.
Qualcosa si era spezzato da quel dannatissimo giorno, in cui una parte di lui era andata persa per sempre. Quel dannatissimo e odiato giorno in cui si erano legati per l’eternità e una maledizione era stata gettata su di loro, una maledizione non verbale, una maledizione non scritta. Una maledizione indissolubile che li voleva insieme in vita e nella morte, che li teneva uniti, li rendeva… Schiavi.
A Kurogane non piaceva vederla così, ma la realtà dei fatti era dura. Non sapeva cosa avesse fatto cambiare idea a quello stupido mago; forse si era davvero lasciato il passato dietro le spalle o forse fingeva, come al solito.
Ora viveva, voleva vivere. E non l’aveva più visto così raggiante dopo quel giorno… Non poteva che esserne felice di ciò, ma sapeva bene che qualcosa si era rotto in modo irreparabile, o quantomeno, qualcosa era cambiato per sempre tra loro.
Quella volta l’aveva salvato, mentre lui voleva morire, punto. E sapeva che non glie l’avrebbe mai perdonato. Ma evidentemente sbagliava, o forse solo in parte… Perché Fay pareva aver rimosso quella scomoda situazione, che si era protratta, poi, per lungo tempo.
Lui, aveva dato il colore dei suoi occhi, per poter ridargli un braccio. Ma Kurogane, in fondo, un braccio nuovo non lo voleva. Voleva portare quella cicatrice indelebile che segnava la sua forza… Quella forza che Tomoyo l’aveva costretto a cercare tanto a lungo e che finalmente aveva trovato.
Ma quel braccio Fay gliel’aveva dato e non lo poteva rifiutare… Però Kurogane non stava bene in quella situazione. Semplicemente non capiva… Era da tempo che aveva smesso di capire, da tempo che non si sforzava più; da quando aveva scoperto che quello non era Fay, da quando aveva scoperto che i suoi sospetti erano tutti fondati. Aveva smesso di capire, perché non voleva capire.
E gli andava bene così. Fay, anzi, Yuui non lo vedeva più nello stesso modo, lo sentiva tutte le volte che lo sguardo del vampiro si posava su di lui, ma finchè fosse stato bene sarebbe stato disposto ad avere quello sguardo su di se per tutta la vita.
-Kurobau?
Girò la testa, protendendo la mascella, mentre uno stuzzicadenti era rimasto poggiato tra le sue rosee labbra.
-Nh?
Mugugnò in risposta, guardandolo.
-Domani… Mi mostreresti Nihon?
E il ninja si sorprese nel riscoprire che quel maledetto mago era ancora in grado di dipingere sulle sue labbra un sorriso così genuino, casto e puro che di quegli ultimi tempi, aveva scorto di rado.
Sentì qualcosa muoversi dentro di lui, senza capire cosa fosse, ma non riuscì a non abbozzare un riso, che a Fay parve qualcosa di appena immaginato, quando lo colse.
Fu così che Kurogane si ritrovò ad accettare di dover fare da guida a quel mago da strapazzo, che aveva iniziato a ricordare a cosa fosse egli propenso, quando finalmente la fortuna aveva iniziato a sorridere loro…

Maronna, mia… Ma che capitolo sconclusionato e senza senso ho scritto? O.O Ok, volete sapere la verità? Ho un eccesso di dj xD Il sangue mi bolle in testa :P Ieri in un botto solo ho scaricato due KuroFay e una KojiKen (Captain Tsubasa)… Sì, avete capito bene: era un doujinshi di Holly & Benji! xD Ma che ci posso fare, eh? Mark Lenders si presta troppo allo yaoi >__> Ok, tralasciamo i miei sproloqui per un attimo °° (E così Agilulgo, l’ego smisurato, e Agenore, il neurone in comune con il muro, iniziarono a litigare :P) Capitolo inconclusivo, mi serviva solo per mettere in chiaro in che ambito si svolge la fanfiction ^^ Sia chiaro: anche se tutto il ‘brutto momento’ sembra passato, si vede benissimo che non è tutto rose e fiori per Kurowanko e Fay-fay… Suvvia, Fayattolo ha un sorriso così amaro sul volto! T__T
Bon, speriamo che il duello tra i due Syao si concluda presto e che le CLAMP si decidano a dare una svolta davvero decisiva .-. Sì, cioè, il processo di ‘canonizzazione’ della KuroFay sta andando avaaaaanti (anzi, mo son già canon, quanto le FuumaKamui LOL), ma serve qualcosa di più drastico :D Bhe, aspettiamo e incrociamo le dita ;)
Al prossimo aggiornamento, WAZ!


Mi trovate anche su EFP con questo stesso identico nick ;)

 
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Lisody Mclight
view post Posted on 2/1/2008, 19:59




WAH! XD Non ho idea di chi siano Kurogane e Fay, lo sai che non guardo/leggo Tsubasa, ma questa fic è divina *_* è scritta benissimo, sisi XD non posso giudicare su quanto siano IC i personaggi, ma così com'è mi piace molto... Brava!
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 2/1/2008, 20:03




Oh, Lysottola, quanto ti voglio beeeene T__T Hai commentato nonostante non conoscessi il manga T__T Sig, è questo che mi fa piacere da autore ToT
Bhe, non ti resta che finire Aphrodisiac a questo punto, LOL!
 
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Pucchyko_Girl
view post Posted on 20/2/2008, 20:40




Ecco due capitoli freschi, freschi ;) Visto che non aggiornavo da un bel po' ^o^

[steel Cage]

Premessa: è un po’ da pazzi suicidi cimentarsi in sta’ cosa xD Ma io sotto sotto sono masochista, quindi :P
Ebbene, finalmente ecco la tanto attesa entrata in scena dei nostri cari e adorati Rikuo e Kazahaya; sì, se ve lo state chiedendo: aspettatevi di tutto! XD Allora, sappiate che se cercate una KuroFay semplice e diretta, fluffosa da diabete e tutto caramelle e zucchero… Non è quello che vi apprestate a leggere! :P Soprattutto in questo primo capitolo vi renderete conto che per giugere alla fine passeremo per un luuuungo processo °° E non immaginate nemmeno che cosa dovranno passare i nostri quattro amici .-.

(Duunque, sono qui a spararmi a palla TUTTI gli episodi di “Hungry Heart – Wild Stryker” con la sigla di Beck di sottofondo… Ok, non sono normale, lo so :P Continuo a rintontirmi con i Tokio Hotel, perché, davvero, riesco a scrivere le migliori fanfiction inconcludenti quando ascolto “Sacred” e “On The Edge”, quindi ho deciso di cambiare… Passiamo a “Gegen Meinen Willen” xD, no, shcerzi a parte: ora mi dedico esclusivamente ai miei adorati Placebo, anzi, il mio ammmore Brian Molko e devo dire che “Post Blue” è davvero inquietante °_° Bhe, lasciando stare questi sproloqui… Spero di arrivare presto a 5 o forse anche più capitoli approfittando di queste due settimane di vacanza, ma, per il POF di disegno [e per tutti coloro che vorranno acquistarlo XP] devo finire quel dannnato doujinshi KuroFay .-. fortuna che i retini me li da il prof xD Bon, basta blaterare inutilmente ecco il dannatissimo primo capitolo!^^)

[Ricordate: spooooiler del capitolo 169 o su per giù >-<]
E badate bene: chiamerò Fay, sia Fay che Yuui, perché davvero… Non mi ci raccapezzo più in questa storia! XD Fay non riesco a chiamarlo SOLO Yuui tutto ad un tratto e credo che, infondo, non lo farò mai… Perché chi è Yuui, alla fine? Quello che conosciamo noi è Fay! Yuui era il bimbo di Valeria, non il mago irritante, sovreccitato e stravagante che ci ha accompagnato fino ad ora!

FIRST CHAP: The Hunter and the Prey

Gli occhi cremisi calarono sui suoi palmi umidi; le iridi si dilatarono appena, mentre il suo viso si contraeva in una smorfia di sorpresa… Sangue.
Sangue che macchiava le sue mani, i suoi indumenti.
Volto di scattò la testa, con un movimento sconnesso per cercare un appiglio, qualsiasi cosa a cu attaccarsi, ma attorno vedeva solo il buio di un nulla più che assoluto.
Iniziò a tremare leggermente; non era da lui. Sapeva cosa sarebbe successo di lì a poco, perché era quello che accadeva tutte le volte.
I suoi occhi si inumidirono appena – e di ciò anche egli ne parve incredulo – mentre una figura si stagliava nel vuoto. Fiocchi di neve candida che cadevano con lentezza estenuante, mentre quel corpo ai suoi piedi non accennava a muoversi.
Sangue sui suoi vestiti bianchi, sangue sulla sua figura esile e sangue sui suoi capelli biondi; continuò ad osservare quel corpo, non riuscendo a muovere un muscolo.
Poi lo vide: la figura girò il volto di sorpresa, mantenendo celate le iridi.
-Aa…Aaiuto…
Mormorò con una voce strozzata, gelida e ovattata che Kurogane, sperava, non sarebbe più giunta alle sue orecchie.
-A…Aiutam…Ii
La sua testa si mosse automaticamente scompigliandogli i neri capelli sudati.
-No…- Rispose flebilmente, agitando la nuca. –No.
Rispose più forte, mentre sentiva le gambe cedere.
Poi si bloccò di botto, non riuscendo più a muoversi, come se il tempo si fosse fermato d’improvviso… E l’altra figura alzò il volto, mostrando quell’unico occhio dorato che Kurogane aveva tanto temuto di vedere, l’altra orbita era cava e al suo interno vi si scrogeva solo un unico, desolante ed infinito vuoto.
Kurogane continuò a fissare i suoi occhi umidi sull’uomo dinnanzi a se… Sarebbe successo ancora, come tutte le volte.
Avrebbe voluto allungare una mano ed afferarlo, nonostante puzzasse terribilmente di morte; avrebbe voluto afferarlo e stringerlo a se, salvarlo da quella fine.
-Non hai… Fatto in tem… Po…
Le pupille si dilatarono e la figura si sciolse d’improvviso, in mille granelli di sabbia che il vento gelido portò via soffiando rapido, mentre sangue iniziava a cadere dal cielo.
La macchia scarlatta lo colpì in pieno viso, scivolando fino alla sua giugulare, mentre le gocce aumentavano macchiandolo interamente… E urlava, perché quel dannatissimo sangue bruciava, bruciava sulla sua pelle, come segno della sua inettitudine, per essere un monito incancellabile di ciò che aveva lasciato accadere…
Il ninja si svegliò di soprassalto sudato e accaldato, mentre ansimava irrequieto. Si passò una mano sul volto scoprendo di aver inconsciamente pianto nel sonno.
Il liquido perlaceo scivolò lungo il suo collo e il suo petto, sparendo tra le linee scolpite dei suoi addominali. Gli occhi scarlatti erano fissi dinnanzi a se, mentre dalla porta scorrevole lasciata aperta per il troppo caldo, entravano i raggi argentei della falce di luna che in un campo di stelle vegliava sul sonno degli abitanti di Nihon.
Kurogane scosse la testa, liberandosi del sudore e delle ciocche umidicce attaccate alla sua fronte; lasciò cadere lo sguardo sul futon adiacente al suo.
I muscoli rilassati, la schiena si alzava e si abbassava ritmicamente, i lunghi capelli biondi sciolti sul cuscino, mentre le labbra aride rimanevano leggermente dischiuse.
Il ninja si stupì nel riscoprirsi così amaramente frustrato alla visione del mago così calmo e felice… Quel sogno lo tormentava da notti, ormai, da quando erano giunti a Nihon. Sempre la stessa identica scena e sempre quel dannatissimo mago che sfuggiva alla sua presa.
Le sue paure più recondite; quelle che il moro cercava disperatamente di negare, nonostante le immagini fossero vivide nella sua mente.
Si augurò che Fay non dovesse mai vederlo conciato in quel modo, sarebbe stato troppo umliante… Non era stato in grado di proteggerlo, non era stato in grado di portare da solo il fardello che era diventato dover dipendere da quel dannato mago.
Si sentiva debole, spossato e terribilmente amareggiato, ma non lo avrebbe ammesso, mai… Per nessun motivo. Infondo, lui era Kurogane, il ninja che nessuno nel paese di Nihon avrebbe mai sconfitto, il guerriero impareggiabile!
E andava bene così, perché preferiva mantenere la sua solita maschera e vedere Yuui sorridere, piuttosto che liberarsi da quel peso e rischiare di perderlo nuvamente.
Il suo volto non mutò in alcun modo, rimase inespressivo e leggermente corrucciato, come ogni volta, mentre seduto al bordo del futon vegliava sul sonno del biondo, era sicuro che almeno quello sarebbe riuscito a portarlo a termine.
-Hyuuuu~ Kuropii, ma è stupendo!
Esclamò il biondo estasiato, agitando la testa da ogni parte, mentre Kurogane lo seguiva, roteando gli occhi esasperato. Era da neanche un’ora che gironzolavano per il paese che Fay aveva già cominciato a fermarsi ad ogni bancarella…
Il ninja sospirò rivolgendosi al cielo e chiedendosi come mai quel dannato Hitsuzen gli fosse così avverso.
Almeno, era felice del fatto che, Yuui, avrebbe finalmente conosciuto il suo mondo, quella che aveva iniziato a chiamare ‘famiglia’, nonostante Kurogane, dal canto suo, non fosse un tipo da stringere rapporti con tanta facilità.
-Per di qua…
Disse semplicemente con tono perentorio, mantenendo quella sua solita aria austera e le sopracciglia scure aggrottate.
Fay lo seguì senza fare storie, come suo solito del resto… Era da tempo che aveva iniziato a riflettere su quanto, effettivamente, poco conoscesse Kurogane. Cosa sapeva di lui? Nulla.
E cosa sapeva Kurogane di Yuui? Tutto e quel suo dannatissimo istinto aveva capito fin dal principio, ma non aveva mai fatto nulla. E questo, Fay detestava ammetterlo, l’aveva risollevato anche solo di un poco; almeno sapeva dell’esistenza di qualcuno che lo accettava per quello che era… Senza scordare Sakura-chan e Syaoran-kun, ovviamente! E Mokona, giusto; Mokona!
Ora che ci rifletteva Mokona non era con loro… Erano lui e il bel ninja dalla chioma corvina, da soli, in giro per Nihon.
Il mago alzò l’occhio al cielo con fare distratto, mentre con movimenti quasi automatici, seguiva il compagno di viaggio attraverso le strade del paese.
-Kuromyu…?
-Nh?
Fay si guardò in giro per qualche secondo ponderando se era davvero il caso di fare la sua solita domanda inutile e fuoriluogo.
-Perché tutti quegli uomini con la spada hanno dei lunghi capelli legati e tui li hai corti, corti con dei ciuffetti ribelli?
Sul suo viso si allargò un sorriso pacato, di quelli soliti che il biondo ostentava di norma.
Il moro si girò a fissarlo un attimo e in lui non scaturì nessuna delle reazione divertenti che Yuui aveva già pregustato, anzi, Kurogane osservò per qualche attimo l’uomo, o meglio, gli uomini tirati in ballo da Fay e si ritrovò a riflettere un attimo il modo migliore per spiegarlo.
-Quelli sono samurai, io sono un ninja.
L’altro non fece nulla, il suo volto rimase immutato. Risposta troppo semplice, a suo avviso, forse Kurogane, dopotutto, qualcosa nascondeva davvero! Ma che poteva saperne lui a conti fatti? Kurogane rimaneva uno sconosciuto e realizzare ciò gli fece terribilmente male.
Era ovvia la bugia che celavano le sue parole, seppur così semplici… Evidentemente, Kurotan era una persona sincera, non come lui, che li aveva imbrogliati fin dall’inizio.
E si ritrovò a domandarsi come mai uno, come Kurogane, avesse dato via sangue e braccio per un tipo così…
Non volle indagare oltre, avrebbe finito col risultare irritante come al solito e non voleva peggiorare una situazione che, nonostante le apparenze, pareva davvero al limite, in bilico su un filo, appeso al di sopra di un baratro infinito.
Loro non parlavano, ne aveva mai parlato. Non avevano mai parlato di tutto quello che era successo e questo, poco a poco, aveva incrinato una crepa tra di loro, fino a farsi più profonda e più infetta.
Si sarebbe stato tempo, si ripeteva, ma ben presto capì che il tempo non aveva alcun senso in un contesto del genere… Prima, dopo… Che cambiava alla fine? Tanto a soffrirci sembrava essere davvero solo lui.
Quell’indifferenza che Kurogane continuava ad ‘indossare’ lo irritava fino a farlo impazzire; quel suo aggrottare le sopracciglia e passare oltre, quel così impeccabile controllo di se, gli dava letteralmente sui nervi!
Perché non si arrabbiava più a causa di quegli stupidi nomignoli? Perché non lo riprendeva ogni volta? E perché diavolo Fay aveva smesso di creare situazione volontariamente equivoche e sconvenienti?
Era tutto cambiato e sentivano che difficilmente tutto sarebbe tornato come prima.
Qualcosa, dannazione, QUALCHE COSA era cambiato… Ora non restava che chiedersi cosa esattamente…
La verità era che Kurogane aveva accettato di accompagnare Yuui solo per distrarsi, il suo senso di protezione paterno recentemente sviluppato non lo lasciava sovrapensiero troppo spesso da quando Syaoran era entrato nel mondo dei sogni.
“Cosa cavolo starà facendo?” Si ritrovava a chiedere al nulla troppe volte in un’unica giornata.
Fay dal canto suo non era da meno… Pensava, tra se e se, che, forse, sforzandosi di interessarsi a qualcos’altro – che era stato meglio interpretato come “Kurogane” – avrebbe smesso di maledire nuovamente se stesso per aver permesso al Syaoran-kun di andare a salvare Sakura-hime DA SOLO.
Dannazione, i loro senso da genitori cominciava a divenire qualcosa di preoccupante.
-Eccoci…- La voce del ninja, più roca del solito, lo fece sobbalzare per qualche istante. Sbatté le palpebre un paio di volte, prima di potersi rendere conto dov’erano.
Quello aveva tutta l’aria di essere un ristorante.
-Entra.- Disse ancora Kurogane con dtsacco, aprendogli la porta.
-Grazie, Kuroppi, troppo gentile.- Mormorò Fay lasciando che un sorriso si dipingesse sulle proprie labbra.
Non ci volle poco a Yuui per appurare che la sua deduzione era esatta. Nella stanza, tra i vari tavoli sepreggiava un odore dolciastro che Fay aveva automaticamente associato al profumo che Kurotan si portava addosso da quando erano arrivati a Nihon.
-Hyuuuu!
Disse semplicemente guardandosi attorno, mentre il moro lo spingeva verso un tavolo.
Il biondo si sedette senza pronunciar parola, nonostante le maniere del ninja non fossero delle migliori.
L’occhio dorato vagò per la stanza… A pensarci, quello sembrava davvero il luogo adatto a Kuropyon. Era caldo, confortante e si potevano udire le chiacchiere di tutti i clienti, mentre un bendisposto cuoco blaterava del più e del meno con il malcapatitato al bancone.
Stile Giapponese, già… Fay sospirò asciutto, alzando l’occhio sull’altro che non accennò a dire nulla.
Le iridi carminie abbassate, la spada infilata nella fodera, la leggera apertura del kimono che lasciava intravedere il petto glabro…
Parlare. Ecco cosa avrebbero dovuto fare. Il problema era proprio farlo.
-Senti, Kurotan…- Cominciò il bel biondo titubante, voltando l’iride verso il muro, per non dover incontrare quegli occhi scarlatti.
-Yuui.- Non potè non voltarsi quando percpì quel nome uscire dalle sue labbra. Kurogane aveva alzato gli occhi sulla sua figura, le braccia incrociate, un’aria pacata sul volto nonostante le sopracciglia ancora corrugate sulla fronte.
E si ritrovarono sorpresi di quella situazione… Per quanto fossero, alla fine legati, non si erano mai comportati come se lo fossero, almeno non consapevolmente.
Un filo rosso d’Hitsuzen…
-Senti, ecco…- E il cuore di Fay saltà un battito senza che lui ne capisse il vero motivo. Non arrossì, ne si portò una mano alle labbra, si limitò ad abbassare l’occhio e cercare di calmarsi, perché improvvisamente il respiro si era velocizzato.
-Non avresti dovuto dare via la tua magia per il mio braccio.- E quelle parole lo colpirono forte alla testa. Kurogane era serio, ma il suo volto era rilassato. La voce era calma e, nonostante, il mago si fosse sforzato di cercarla, non vi era alcuna nota di rimprovero nella sua voce.
-Non voglio che tu dia tutto ciò che hai per me.- Disse ancora, questa volta leggermente imbarazzato.
-Non ne vale davvero la pena…- E il suo sguardo si fece mesto d’improvviso. Yuui giurò di non aver mai visto quell’espressione sul viso del moro.
Forse l’aveva appena scorta a Celes, ma non ne era stato nemmeno troppo sicuro. Alzò il viso e si ritrovò a fissarlo spaesato senza capire cosa fosse successo.
-Tutto quello che sei Kuromyu, vale davvero il prezzo che ho pagato.
Le sue labbra si piegarono in un sorriso e Kurogane, incosciamente, si ritrovò a pensare che preferiva di gran lunga il mago come era in quel momento.
La sua mano si mosse appena, spostandosi dalla manica del kimono; le dita sottili si avvicinarono alla guancia dell’altro senza che potesse realmente realizzare cosat stava succedendo e poi… Poi tutto taque. Solo Fay che lo guardava, la bocca leggermente dischiusa, la pupilla dilatata e il respiro regolare.
Il mondo era immobile in quel momento e i loro occhi non riuscirono a staccarsi per degli interminabili istanti…
-Cosa vi porto?
E all’improvviso la luce sparì. Kurogane si voltò stizzito, le sopracciglia aggrottate, già pronto per inveire e sbuffare contro il dannato cameriere e… CAVOLI! Quello era un gigante!
Kuroppi si sorprese, lo osservò diversi istanti prima di focalizzarlo completamente.
Alto, dalle spalle grosse, corti capelli neri che ricadevano sugli occhi e uno sguardo terribilmente truce.
Fay sorrise a quello mormorando il suo solito fischio non eglio definito e il cameriere alzò un sopracciglio.
-Rikuo, non fare così che spaventi i clienti!
Si udì provenire dalla cucina e quello sbuffò…



Secondo capitolo terminato. Davvero inconcludente XD
Bheee, che vi devo dire? Ho reso più elastica la situazione, perché tra poco dovrò far tornare i bimbi rompipalle >> e poi perché dovranno pur risolvere, no? LOL

Adrienne Riordan: ma tau sister di fandom XD Bheee, che devo dire… Hai creduto davvero che avrei smesso di leggere? O.O Oddio… Ho un senso dell’umorismo che fa davvero schifo >> XD
Guarda, per quanto riguarda gli uke e i seme, mi riferivo prettamente a come li vedono le fangilr dei vari fandom XD Cioè l’uke tutto lacrime e dolci e il seme duro, figo, alto e bello che lo protegge! LOL! Fay e Kuroppi li trovo due personaggi PERFETTI perché hanno un po’ di uno e un po’ dell’altro di caratteristiche °° (e non parlo di fisici XD) Fay a mio avviso può fare tranquillamente il seme qualche volta °° Anzi, ho pure letto doujinshi e fanfiction dove Fayattolo non era uke! LOL!
Semplicemente quello, perché Fay è uno intraprendente XD
Grazie mille del commento e… Sei una dannata! Mi hai letto nel pensiero! Ò.o Vedi che li ho fatti preoccupare peri paffol alla fine XD
Cerco di non essere troppo angst sennò mi deprimo :P
Grazie ancora!

E subito di seguito il terzo capitolo ;) :P

[steel Cage]

Premessa: ho rivisto la copertina del capitolo 97 (quello in cui ci viene raccontato il passato di Kuropoppi) e… E… Non ho resistito, quindi °W° ho dovuto inserire una scena del passato di Kurotan, perché, uddiu, è così paffolo da piccolo ** ed è tale e quale a suo padre, ‘orca miseria! O_O Daiii, non potete dire che non sia carinissimo così puccholoso e coccoloso da strapazzarlo *O* Waaa, voglio adottare un Kuropaffolo XD

(Duunque, sono le 02.00 di un Lunedì notte, sto morendo dal sonno e inizio a scrivere questo terzo capitolo con “La Dura Legge Del Gol” di sottofondo e mille emozioni che vorticano nella mia testolina! T__T Tanti troppi ricordi di squadra e di sogni infranti, ah, che mi dipingono un sorriso dolceamaro sulle labbra e non posso che ritrovarmi a scrivere queste righe ^^ Urca, che anno che è stato quello passato! °W° E ora si va avanti :P
È la dura legge del gol,
gli altri segneranno però,
che spettacolo quando giochiamo noi
non molliamo mai!
Loro stanno chiusi, ma
cosa importa chi vincerà
perché in fondo lo squadrone siamo noi!
Lo squadrone siamo noi!
Dedicato a tutti quelli che si prendono la briga di commentare o anche solo di dare una letta a questa mia follia ;) XD)
(Mi sono riletta tutti i 181 capitoli, per cercare di capire qualcosa di questo dannato finale, che si prospetta tutto fuorché rose e fiori °-° Ma la cosa che mi rincuora è che, le CLAMP continueranno Lawfull Drugstore, una volta finito TRC ** e anche X waz °-° A contrario sono così scema, che non mi ero mai accorta che Eagle, a Infinity, è una mafioso T__T Povero Aquila Bianca XD Bon, dai, leggete che è mmmmeglio >o<)

[Ricordate: spooooiler del capitolo 169 o su per giù >-<]

Dedicated to:
il mio mitico prof di Greco,
(nonché il dannato marito di mia cugina òo)
che mi ha convertito a TRC
e al KuroFayesimo >>
(Prof, lo so che sei un Fan delle KuroFay! U.U)

NOTE: Kazahaya è di uno scurrile, quando parla, che sembra uno scaricatore di porto XD Quindi, non badate alle parolacce LOL!


SECOND CHAP: The liar and The Devil

A Nihon, dicono, che chi è legato dall’Hitsuzen abbia un legame empatico con la persona con cui condivide il ‘destino’… A Nihon le leggende sono tante, davvero troppe; ma si sa, che nelle leggende c’è sempre un fondo di verità… E Fay lo sapeva bene.
Si ritrovò per puro caso ad osservare quella scena.
Era bianco. Era tutto bianco attorno a lui, di un vapore immateriale, denso, ma impalpabile.
Una voce gli giungeva ovattata alle orecchie… Un pianto… Di Bambino. Mosse qualche passo leggero verso quella vocina che pareva chiamarlo, attraverso quella fitta nube, finché un bagliore non lo investì e poi… Tutto divenne buio.
E riapparve.
Yuui voltò la testa attorno a se, mentre fiori di ciliegio cadevano sui suoi capelli e sui suoi piedi. La luce del giorno lo investì con prepotenza, costringendolo a pararsi il viso con il palmo. Poi tornò a vedere; una casa, pareva appartenere proprio al regno di Nihon. Voci concitate e divertite si perdevano nell’aria, mentre la risata di un bimbo suonava in tutto il giardino.
La porta scorrevole aperta, si affacciava direttamente sulla stanza da cui parevano provenire quei suoni. Il mago si avvicinò lentamente, rimanendo sorpreso da ciò che vide.
Lunghi capelli neri, legati in una stretta coda, le sopracciglia scure inarcate, gli occhi osservavano divertiti il pargolo che teneva in braccio…
-K… Kurotan?
Non era possibile, pensò il mago, quello... Quell’uomo era identico a Kurogane. Yuui, si portò una mano al petto, sentendo il cuore battere con forza.
L’uomo stringeva il bimbo tra le braccia, continuando a ridere, mentre il neonato giocava con il dito che gli veniva porto dal moro.
Il bebè teneva il viso voltato verso l’uomo, crogiolandosi del calore di quel petto. E Fay, non se ne accorse, ma si perse ad osservare quei movimenti così carichi di dolcezza…
Ma, nel cuore, sentiva una stretta attanagliarsi al suo petto, facendolo sentire male.
Se quello era Kurogane, quello tra le sue braccia… Doveva essere suo figlio.
E questo gli fece male.
Non era certamente lui, allora, la persona più importante per il ninja di Nihon. Sospirò appena, sorridendo amaramente.
Almeno era felice, si disse tra se e se; e l’importante, alla fine, era quello.
-Tesoro, guardalo!
La voce dell’uomo l’aveva risvegliato dai propri pensieri. Quel timbro era… Diverso da quello del suo Kurochu. Forse, era cambiata col tempo. Però, quella nota calda e dolce, la riconosceva benissimo; l’aveva sentita più di una volta e più di una volta Kurogane l’aveva rivolta a lui, a Syaoran e Sakura-hime.
Alzò il viso, curioso di vedere chi fosse la persona che il giovane di Nihon aveva chiamato con ‘tesoro’ e le sue iridi si dilatarono appena, quando incontrarono quel volto.
Era una donna di una bellezza mai vista, dai lunghi capelli di seta scura e dagli occhi scarlatti di una profondità immensa.
Occhi cremisi… Fay era convinto che fossero poche, le persone con quegli occhi così particolari. Possibile, che Kurotan avesse trovato qualcuno con le iridi di quel colore così magnetico? Proprio come le sue…
E fu in quell’istante che si accorse che qualcosa decisamente non andava.
Quel sorriso, quella voce, quei capelli, quel fisico; quello era Kurogane. Ma… Quegli occhi erano castani.
Si avvicinò ancora un poco, per poter vedere meglio quel quadretto famigliare così idilliaco: la donna si sedette al fianco dell’uomo dai capelli scuri, e prese tra le mani il bimbo, che spalancò i suoi occhi osservando divertito la madre.
E fu lì, che Fay, non poté non trattenere un sorriso, che si allargò solare sul suo volto, mentre le diafani dita si posavano sulle sue labbra, sorpreso.
Il bimbo osservava con i grandi occhi purpurei i due genitori, che amorevolmente gli scompigliavano i capelli scuri.
-Eh, figliolo,- Cominciò l’uomo, sollevandolo tra le risate del bimbo. -Tu diventerai un forte guerriero di Suwa. Diventerai il ninja più forte di questo paese.- Rise appena, mentre la madre si stringeva al suo braccio. –Kurogane, vuol dire acciaio nero. Il tuo nome porta grande forza, per le persone a cui vorrai bene.
Il mago dai capelli biondi, tentò di allungare una mano, solo per poter sentire che quella scena… Che quella scena fosse vera. Che non fosse solo un sogno o una fantasia.
Voleva solo sapere se, davvero, Kurogane, un tempo aveva potuto sorridere sinceramente.
Ma appena il suo braccio si allungò, la scena mutò d’improvviso e tutto si fece cupo.
-Che cosa…?
Fay si agitò, tastando l’aria, cercando qualcosa a cui appoggiarsi senza trovare nulla. Respirò lentamente e trafelato si girò di scatto e rimase scosso…
Due Kurogane, in piedi dinnanzi a lui, il loro profilo volte verso il mago, ma i loro sguardi rivolti a tre figure davanti a loro.
Il mago osservò a lungo i due ninja, prima di spostare l’iride dorata sulle tre figure. Sbatté le palpebre un paio di volte, quando in due profili stagliati nella penombra, riconobbe l’uomo così simile al guerriero di Nihon e la donna dagli occhi scarlatti; i genitori di Kurogane.
Cercò di muovere un passo, ma non vi riuscì. Abbassò lo sguardo sui propri piedi e si rese conto di non potersi muovere.
Kurogane, allungò la mani verso il viso della donna e solo allora, Yuui, s’accorse del sangue che macchiava quei corpi ed ebbe paura.
Un senso d’angoscia gli attanagliò l’animo, facendolo stare male.
Quelli… Quelli dovevano essere i ricordi di Kurogane. I suoi genitori erano morti… In realtà lo sapeva, ma non riuscì a non essere sconvolto da quella visione.
Ricordi? No… Quello doveva essere il sogno di Kurogane e lui ne faceva parte.
Abbassò lo sguardo, lasciandosi cadere sulle ginocchia, che toccarono terra con un tonfo sordo. Cercò di calmare il proprio respiro, divenuto irrequieto d’improvviso; mentre una mano si posava sulla sua fronte sudata.
Yuui alzò lo sguardo sulla seconda figura del ninja, percorrendo interamente il profilo del suo corpo, fino a risalire all’altro ragazzo dinnanzi al guerriero… E il suo cuore perse un battito.
Fay vide la propria immagine riflessa in quella figura… Coperto di sangue e di un nulla più che assoluto.
Deglutì a rilento, mentre osservava la mano di Kurogane avvicinarsi sempre di più a quello spirito riflesso, mentre questo raggrinziva lentamente fino a divenire polvere.
Fay smise di respirare, smise di pensare, smise di fare qualunque cosa e… Urlò il nome del moro.
-Kurotan!
E tutto si bloccò, tutto tacque.
Perfino i suoi pensieri, parvero terribilmente muti.
E i due identici Kurogane, si voltarono lentamente verso di lui, corrugando le sopracciglia e osservandolo con disprezzo.
Era entrato nei loro sogni, nei loro segreti… E di questo non poteva essere perdonato.
Tornò di colpo alla realtà, scuotendo la testa così da far sparire il torpore che il sonno gli aveva portato. I suoi palmi erano saldamente poggiati su un petto caldo e virile, le sue gambe si stringevano su un paio di fianchi perfettamente delineati e i suoi occhi incontrarono un’ombra di odio, in quelle iridi di sangue.
Kurogane fissava con astio, un Fay sopra di lui. E i suoi occhi passavano da parte a parte al mago, ferendolo come una stilettata letale. Aveva visto i suoi sogni, i suoi ricordi e questo non glie l’avrebbe perdonato.
Il biondo boccheggiò, sentendo d’un tratto, il cuore stringersi in una morsa quasi letale; le labbra e le mani tremarono, si alzò appena, per poter osservare meglio il giovane dai capelli scuri.
-Levati.
Sillabò Kurogane, digrignando i denti e il vampiro ebbe paura. La sua unica iride divenuta lucida, si scurì d’improvviso, mentre abbassava lo sguardo e si scostava dal ninja. Si sedette delicatamente sul futon, tornando a respirare regolarmente, mentre l’altro non dava l’idea di volersi muovere.
Fay voltò il viso, cercando di non incontrare quegli occhi scarlatti… E poi, udì il guerriero alzarsi e andarsene dalla stanza. Si sentì male, nel realizzare di aver appena ferito Kurogane, e non solo per quello; ora ch’era arrabbiato, il loro piano rischiava di non funzionare, anche se quest’ultima macchinazione era veramente l’ultimo dei suoi pensieri.
E aspettando che il moro tornasse in camera, la sua mente si ritrovò automaticamente a rivivere l’episodio di quel pomeriggio…

Fay sorrise a quello mormorando il suo solito fischio non meglio definito e il cameriere alzò un sopracciglio.
-Rikuo, non fare così che spaventi i clienti!
Si udì provenire dalla cucina e quello sbuffò.(1)
-Ahaha, è inutile, quello ha lo sguardo truce di natura!
Un giovane dai capelli marroni piombò sulla scena, battendo una poderosa pacca sulla spalla dell’altro cameriere, mentre sogghignava sotto i baffi.
La corporatura esile, neanch’egli troppo basso, ma di certo non ai livelli dell’inserviente dai capelli scuri; iridi smeraldine, un ciuffo chiaro gli copriva una parte del viso.
-Hihih, vedi perché le ragazze non sono interessate a te…?!
Il giovane dallo sguardo truce si voltò verso il nuovo venuto e sul suo viso si allargò un sorriso inquietante; prese il più piccolo per le ascelle sollevandolo, sotto lo sguardo sorpreso dello stesso, quello divertito di Fay e quello impassibile di Kurogane.
-E dire che l’altro giorno ti vedevo così interessato a mangiare quella cioccolata su di ME.(2)
Ghignò maligno, mentre il compare diveniva di una tonalità di rosso non propriamente definita, iniziando a scalciare e tirare pugni all’aria.
-Dannato! Sei una pezzo di merda! Mollami!
Yuui rise divertito a quella scenetta decisamente inaspettata; il ninja, invece, si limitò a sbuffare stizzito, incrociando le braccia al petto.
-Kazahaya, Rikuo, non dovreste pomiciare, mentre state lavorando!
S’era possibile, il ragazzo più esile, divenne ancora più rosso di quanto già non fosse ed iniziò ad inveire e sparare improperi contro quello più alto che, impassibile, lo posò a terra, osservando l’uomo che aveva appena parlato.
Il guerriero di Nihon dai capelli scuri, aprì l’iride di sangue osservando la nuova figura; mentre il mago sorrideva beato in direzione di quello.
-Kurogane, da quanto tempo…- Mormorò l’uomo avvicinandosi al tavolo, sotto lo sguardo interrogativo del biondino.
Kurogane, voltò la faccia in sua direzione, ribrottando e alzando lo sguardo su quello.
-Kakei…
Bhe, dire ch’era bello era dire poco! I suoi lineamenti erano delicati e femminili, i capelli chiari erano stati lasciati fino a poco più delle spalle, mentre un ciuffo ricadeva sui suoi occhi, esattamente come il cameriere più basso; sul suo naso facevano bella mostra un paio d’occhiali dal taglio fine. Non doveva avere più di una ventina d’anni.
Quel ‘Kakei’, si ritrovò a pensare Yuui, era davvero affascinante. Emise il suo solito gridolino sovraeccitato guardando Kakei con fare divertito e Kakei gli rispose sorridendo. Kurogane, dal canto suo, iniziò a riflettere che, Fay, più che la mamma, spesso sembrava essere il fratello minore…(3)
-Scusate questi due, si dimenticano sempre di essere in pubblico…- Bisbigliò pacato, scatenando una lunga sequela di epiteti coloriti verso il camerieri moro, emessi dalla bocca di Kazahaya; Rikuo si limitò ad un “tsk” infastidito.
-Loro sono Kazahaya Kudo e Rikuo Himura, io invece sono Kakei, il gestore di questo locale.- Spiegò con fare placido Kakei, più rivolto al giovane mago che al ninja. Fay rispose con un sorriso altrettanto placido, porgendogli la mano.
-Io sono…- -Yuui.-
Rispose Kurogane, d’un tratto. E il biondo di voltò osservandolo perplesso. Kurogane, alzò un sopracciglio su Kakei, rivolgendogli uno sguardo di sfida che quello parve accettare.
Kurotan pareva davvero (e Yuui pensò seriamente di stare sbagliando)… Geloso.
-Quell’uomo è poco raccomandabile.- Commentò, facendo ridere di gusto il giovane dagli occhiali.
Kakei sorrise, stringendo la mano di Fay, mentre alle sue spalle Kazahaya e Rikuo cercavano di porre fine alle reciproche vite nei modi più disparati…
Il biondo mago lo osservò per diversi istanti, corrucciando appena le sottili sopracciglia nel mentre in cui lo scrutava… Qualcosa di strano attorniava quell’uomo.
-Allora…- Cominciò Kakei solare. –Questo è il tuo compagno?
E vide bene di calcare su quell’ultima parola.
Kurogane dilatò le iridi sconvolto, le sue orecchie fischiarono, si alzò rivolto a Kakei con sguardo infuriato e imbarazzato, mentre una leggere tinta porpora gli colorava le gote.
Il suo compagno di viaggio ridacchiò divertito, battendo le mani con ilarità. Era fin troppo chiaro il significato di quella parola…
-Sì!
Rispose, prima che il ninja potesse dire qualunque cosa. Solo dopo diversi istanti udì il ringhio provenire alle sue spalle… Si voltò di scatto, trovandosi Kurogane a pochi centimetri, le sopracciglia aggrottate, lo sguardo furibondo, e le braccia incrociate al petto.
-Cosa cavolo credi di fare, dannato mago?- Bisbigliò il più possibile vicino all’orecchio del biondino. Yuui lo osservò di sottecchi, decisamente deliziato dall’ambigua situazione da lui creata.
-Reggimi il gioco, Kurotan e fidati di me…- Gli rispose con tono suadente, spostando la sua iride dorata su quelle carminie del moro.
I loro sguardi si incatenarono per diversi istanti, senza che riuscissero a staccarsi e questo bastò, a Kurogane, per intuire cosa volesse fare il mago.
Dopotutto, lui, Kakei, lo conosceva da più tempo ed anch’egli aveva percepito, ciò che Fay aveva lasciato intendere, così ghignò appena, mentre il mago gli prendeva un polso e il gestore del locale si metteva a tossicchiare alle loro spalle.
-Oh, me che bello!- Gongolò Kakei, estasiato. –E a quando le nozze?
Fay rise nell’osservare l’espressione di Kurogane.


OMG, cioè, capitolo inconcludente come SEMPRE °-° Ma io non so cosa farci se mi vengono fuori così! XD Ecco vi lascio col fiato sospeso XP Dovrete aspettare il prossimo capitolo, per sapere cos’ha pianificato Fay e sapere se Kurotan lo odierà a vita per aver spiato nei suoi sogni >> eh, Amen! >>
NOTE:
(1): per chi non lo ricordasse, il secondo capitolo finiva con quella frase ^^
(2): è una cosa realmente accaduta nel manga °-° Kazahaya è in grado di leggere i ricordi toccando oggetti o persone ed ha anche un legame empatico con chi gli è vicino… In quel capitolo, veniva in contatto con una scarpa di Rikuo e Rikuo gli trasmetteva la sua voglia di cioccolato XD che, Kazahaya, ha poi mangiato sullo stomaco di Himura LOL!
(3): riferito alla “famigliola felice di Tsubasa” dove Kurochuu sarebbe il KuroPapà, Fay la mamma e i paffoli rompiscatole i due figlioli XD


Passiamo ai ringraziamenti:

FrancescaAkira89: sisi, Rikuo è spaventoso ed enorme, come dice Kazahaya più volte nel manga: “Ha lo sguardo truce!” Oh, cara, mi fa piacere vedere che continui a seguirmi ^^ Bene, beeeene! ^^ grazie della recensione e spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento ^^

Adrienne riordan: adriennatola, cara! ^O^ Ah, mi fa piacere che ti sia piaciuta la scena puramente ispirata dal fanservice degli anime vari XD Eeeh, ma cara, lo so che è inquietante, ma aspetta di vede quando la storia diverrà seria >> Oh… Purtroppo sì, i due paffoli rompi palle MI SERVONO… E, ahimè, mi costa ammettere ciò! U.U Grazie ancora delle recensioni! ^*^

Liris: nee-san XD Ma nooo, come avevi fatto a non vederla prima? XD Ah, guarda, nee-san, io mi diverto proprio da brava autolesionista a riguardarmi le scan strappalacrime e… Siiii T__T I mocciosi DEVONO tornare sennò non riesco a fare ciò che voglio XD Ah, grazie, mi lusinghi con i tuoi complimenti! ^//^

SteelRose Alchemist: ma nee-chan XD Non dire che lavori in nero per me hostando e linkando, sennò mi rovini la reputazione (che non ho XD) uuuuuuh, cara >> XD Vabbhè, va nee-chan, che mi fai schiattare con troppi complimentoli! >//< Vabbhè, dai, spero che almeno sto’ sgorbietto ch’è uscito ti attizzi! ^^



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3 replies since 1/1/2008, 20:30   483 views
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