Casa di Eiji

Ah! Adoro quel gioco!! E' ancora abbastanza serio. Ho davvero esgerato, in gondo gli altri con cui sono stato erano d'accordo con me: niente sentimenti, solo qualcosa da fare per passare il tempo, quindi non si ferivano per nessuna provocazione e stavano al gioco. Ma con lui è decisamente diverso... potrei iniziare col diventarci amico, anche se non so quanto sarebbe felice se glielo dicessi...
Iniziamo a giocare, uno seduto davanti all'altro, e decido di concentrarmi sul gioco e di non farmi venire un'emicrania...

Sono ore che giochiamo e siamo ancora pari!!! Ma com'è possibile?
-Senti se ci femassimo qui e diciamo che siamo pari?-
-si basta, siamo troppo bravi-
Ridiamo e finalmente la tensione cala
-Ti va di restare a cena?- butto lì

Ci penso un po'. L'ultima cosa che voglio farlo è ferirlo ancora.
-Per me va bene. Posso usare il telefono per chiamare a casa?-
-Prego.-
L'avevo già notato prima quindi vado lì e digito il numero di casa e avverto che non torno a casa. poi faccio per digitare anche il nuero di Ryu ma mi blocco, rischio di interrompere qualcosa e potrebbe urlarmi strage. senza parlare di Shobu, che già non gli vado giù... tiro fuori il cellulare e gli mando un messaggio e poi torno da Eiji in camera sua.

Gli sorrido.
-Sai, ti sto conoscendo più in queste ore che in tutto il tempo in cui mi hai assalito. Iniziamo con l'essere amici e se fai il bravo, chi lo sa... quando ti comporti normalmente sei davvero cari...-
Devo imparare a filtrare i pensieri prima di farli diventare parole. Soprattutto in queste situazioni!

Sorrido
-sono cosa? su avanti dimmelo!!-
-Niente, fa conto che non abbia detto nulla-
-Ma che cattivo! in fondo siamo amici adesso, e agli amici si dice tutto-
Veniamo interrotti dal cellulare di Daisuke che squilla.
-Pronto, oh ciao Rikyu, ti ho disturbato prima?-
Ma non aveva chiamato a casa prima? Inizio a sentirmi a disagio, la loro amicizia è così forte... se non avessi visto il ragazzo dell'altro prima...

-Vabbè, ci raccontiamo tutto dopo, o domani, va bene? Sì, sì, ciao!-
Il mio umore è migliorato ancora di più, mi volto verso Eiji e mi siedo accanto a lui. Credo se la sia presa per la chiamata...
-Carino.- gli sussurro in un orecchio. poi mi rialzo e torno alla libreria, che mi sta così simpatica. Mi aiuta nei momenti di crisi e mi distrae dai pensieri.
-Ti adoro, libreria!- urlo, abbracciandola... ho paura di girarmi e vedere l'espressione sconvolta sul volto del mio nuovo amico...

-Sì, ma non vuoi farmelo aprire... scherzo, scherzo! Uhm... certo che hai molti libri. Ti piace leggere?-
Facciamo un po' di conversazione, almeno non stiamo in silenzio. Poi ora che non mi si avvinghia addosso voglio davvero sapere più su di lui. In fondo siamo amici, no? Però la vita è proprio strana!

-Ti piace proprio fare il giornalista... e soprattutto fare foto.- rido.
-A me leggere diciamo che piaciucchia, se la storia è interessante e mi prende i libri me li mangio. Ma in generale preferisco i manga e fumetti, cose leggere, insomma.
Beh, immagino tu sappia che faccio teatro, insieme Rikyu e gli altri, mi diverto sempre un mondo!-

A cana conosco anche suo fratello, un nanetto scatenato e esaltato quanto lui.
Mentre mangio tutti mi fanno varie domande e ho nuovamente l'impressione di un ragazzo portato a casa dalla fidanzata a conoscere i suoi. Credo che i genitori siano convinti che sono il suo ragazzo e vogliano sapere se sono un ragazzo con la testa a posto. Interrogatorio a parte sono stati tutti molto cortesi e mi è dispiaciuto dover andare via finita la cana...