Yuchan |
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| Ma bene, per una volta che serviva nemmeno c'era, quell'infermiera. Maledizione. Si lasciò aiutare da Fuuma a stendersi, osservandolo prendere ghiaccio e garza e sedersi. Si sentì prendere la caviglia, e poco dopo sentì Fuuma premere appena, con relativa domanda. Si morse un labbro istintivamente. Lì., sibilò, non rabbioso per Fuuma, ma per mantenere il tono basso senza inutili piagnistei. Non li sopportava con gli altri, figurarsi con sé stesso. Si tirò su a sedere: una sola volta si era storto la caviglia. Sperava di ricordarsi come accertarsi dell'entità del danno. Portò entrambe le mani alla caviglia, stringendola. Poggiò la testa sul proprio ginocchio semi piegato: faceva male, ma insomma, era sopportabile - anche se il suo concetto di sopportabile a volte era sballato. ...Ahia., mormorò. Era qualcosa di comico, a vedersi.
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