| Fuuma si stava guardando in giro incuriosito, quando udì le parole di Kamui. -Com'è dici...?- Fece in risposta. Portò due dita al mento, osservando il soffitto. -Bhe, di certo è uno sport particolare, perchè per quanto sia di squadra si dissocia molto dalla pallavolo e dal calcio.- Fece, tornando a fissarlo e sedendosi meglio. -Cioè,- fece, ancora parendo lui stesso un po' confuso. -quando sei lì, in battuta o in difesa ci sei solo tu, per 2quanto la tua squadra possa essere in campo o nel dog out a fare il tifo. Se sbagli non c'è nessuno che potrà rimediare a quell'errore, capisci?- Respirò un attimo. -Bisogna essere freddi, quando si gioca a baseball, perchè rischiare di portarsi il peso di un errore per tutta una partita è un danno terribile per te e per la suqadra.- Sospirò. -è un gioco di testa, di concentrazione... Il livello fisico è una variante quasi nulla che si compensa con tante altre doti.- Sorrise appena. -Ci sono schemi d'attacco per chi è veloce, schemi per chi è dotato di una grande potenza fisica... E allo stesso modo ce ne sono per la difesa, perchè ogni ruolo differisce per particolari differenti.- Si soffermò sul pavimento. -Prendi d'esempio il mio ruolo: sono un prima base. Il prima base è un giocatore che ha 'un buon guanto' che riese ad intuire la traiettoria della palllina, perchè quando gli viene passata deve prenderla ad ogni costo... Anche facendosi male! Dev'essere elastico e deve rimanere lucido tutta la partita.- Il sorriso si alargò tornando a fissare Kamui. -Io ho iniziato a giocare a baseball alle elementari, semplicemente per puro caso... Poi pian piano ho finito con l'affezionarmi ed ora potrei dire che è praticamente tutta la mia vita.- Portò le braccia allo schienale della sedia, posandovi sopra le braccia. -Riesce a farmi provare cose che non ho mai sentito in tutta la mia vita; mi fa sentire finalmente realizzato, perchè per tutto il sangue e il sudore che verso sento che SEMPRE qualcosa mi viene dato indietro.- Puntò le iridi dorate in quelle di Kamui, come se si fosse svegliato d'improvviso... -Scusami, ho parlato troppo come mio solito!- Esclamò, ridendo.
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